Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, continua a parlare della sua malattia all’occhio e la fa in riferimento al body shaming. C’entra anche De Laurentiis?
Da qualche settimana a questa parte vediamo Gennaro Gattuso, per tutti ormai Rino, o meglio ancora Ringhio (per il suo passato da calciatore-gladiatore), portare una benda sull’occhio. L’allenatore del Napoli ha un vistoso problema all’occhio. Anzi, una vera e propria malattia chiamata miastenia, che torna a “trovarlo” spesso.
La miastenia è una condizione in cui tutti i muscoli volontari si indeboliscono e si affaticano rapidamente. Andando a colpire, purtroppo, anche gli occhi. Non esiste una cura definitiva per questo problema, ma un trattamento adeguato, come quello attuato da Gattuso, può ridurre i sintomi. Un trattamento a base di cortisone.
Rino lo ha confessato, con grande coraggio e passione, ai microfoni di Sky, al termine della gara tra Napoli e Torino, giocata allo stadio San Paolo e finita con il risultato di 1 a 1. Davanti alle telecamere, però, ha voluto lanciare il suo persone appello. Sempre pronto a metterci la faccia!
Il più bel regalo, dal mondo calcistico, lo fa senz’altro Gattuso. Che, dopo aver spiegato perfettamente la sua malattia e prima di congedarsi per saluti e auguri, si rivolge a tutti quei giovani che soffrono per una “mancanza” del loro corpo: “Quando vi guardate allo specchio, non abbiate mai paura. Ognuno di noi è fatto a suo modo e porta avanti le sue battaglie. Accettatevi sempre e non fatevi deridere da nessuno”.
Parole forti, che arrivano sotto il periodo natalizio. Come una sentenza. Per incoraggiare tutti ad andare avanti nella vita. La voglia di combattere il body shaming, pratica purtroppo molto diffusa anche tra i giovani, che non si rendono conto che deridere un compagno o una compagna per il loro aspetto fisico può comportare forti danni che si protrarranno nel tempo.
Il giorno prima, però, a parlare era stato Aurelio De Laurentiis, padron del Napoli. Quest’ultimo sembrava aver minimizzato dicendo: “Non ci vede da 15 giorni, abbiamo cercato di vedere la partita della Juventus insieme. Tornerà presto quello di prima, non è sua la responsabilità di questo periodo”. Forse non si tratta minimamente di responsabilità, ma di spiegare a fondo le situazioni di vita quotidiane. E Rino, come sempre, lo ha fatto alla grande.