Stefano Coletta svela perché Lorella Cuccarini non conduce più La vita in diretta insieme ad Alberto Matano, ecco cosa ha detto il direttore di Rai Uno
Si torna a parlare ancora una volta del fatto che Lorella Cuccarini sia stata allontanata dalla Rai. Il suo ex collega Alberto Matano conduce ancora La vita in diretta, la nota conduttrice però non è stata riconfermata quest’anno. Il loro rapporto non era sereno, lo scorso anno si è parlato a lungo dei loro screzi.
Il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, si è lasciato sfuggire interessanti rivelazioni in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. Stando alle sue parole quella di affidare La vita in diretta solo a Matano non è stata una scelta politica. Ci ha tenuto a precisare che con Lorella ha un buon rapporto, però non gli interessava la conduzione duale, non pensa che sia un’idea contemporanea. Ha poi aggiunto che con il suo modo di condurre spesso Matano fa il 17/18% di share, più 1,6% rispetto allo scorso autunno.
Stefano Coletta vuole dare spazio ai giovani sulla Rai, parla anche di Morgan e Serena Rossi
Stefano Coletta ha fatto poi sapere che il suo compito primario oggi è quello di dare spazio a volti nuovi. Dopo la 71esima edizione del Festival di Sanremo ha fatto sapere che faranno ‘La canzone segreta’ con Serena Rossi. A detta sua Serena ha il codice giusto per Rai Uno, ha poi rivelato che già ha in mente altri nuovi volti.
Intervistato da Il Corriere della Sera il direttore di Rai Uno ha parlato anche di Morgan. Il noto artista ha chiuso con la Rai? Coletta ha fatto sapere che conosce Marco Castoldi, vero nome del cantante, dai tempi di Rai Tre. Pensa che la sua sensibilità supera ogni banale visione della vita, a parer suo però “fa anche rima con un maledettismo che non è solo provocatorio.”
Stefano Coletta ci ha tenuto a precisare che ha condiviso la scelta di Amadeus di escludere Morgan da Sanremo Giovani, perché il codice di rispetto lo ha superato. Spera però che ci sarà modo di fare altro insieme perché gli vuole bene e pensa che viva il suo lavoro come una famiglia.