La casa farmaceutica Pfizer ha presentato il suo vaccino contro il Covid, spiegando nel dettaglio come funzionerà e dando istruzioni ai medici.
Come annunciato su Twitter dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, l’Italia comincerà la distribuzione del vaccino contro il Covid il 27 dicembre. Si tratta di un traguardo fondamentale per la gestione della pandemia di coronavirus. Per questo motivo Pfizer ha presentato il suo farmaco, che sarà il primo utilizzato in Italia, entrando più nel dettaglio del suo funzionamento.
Il vaccino arriverà in Italia il giorno di Natale: una data certamente simbolica, dettata però da esigenze di carattere logistico. Il via libera dell’EMA infatti è arrivato solo ieri, pertanto non era possibile organizzare prima il trasporto del farmaco. I carabinieri scorteranno i camion provenienti dal Belgio che trasporteranno nel nostro paese le prime 9.750 fiale, conservate a -70° C.
L’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma sarà il centro della rete di conservazione, distribuzione e somministrazione del vaccino Pfizer. Tra i primi chiarimenti offerti dalla casa farmaceutica statunitense ce n’è uno molto atteso: il farmaco sarà efficace anche contro la variante inglese del virus. La proteina Spike, su cui si basa l’efficacia del farmaco, non cambia infatti nella nuova variante inglese.
La Pfizer ha pubblicato, d’accordo con Aifa, una serie di domande e risposte riguardo il funzionamento del vaccino e i potenziali rischi. Tra i chiarimenti offerti dalla casa farmaceutica statunitense c’è anche quello sull’efficacia in caso di paziente immunocompromesso. Anche le persone con un sistema immunitario compromesso potranno fare il vaccino senza correre nessun rischio: l’efficacia però potrebbe essere ridotta. Questo succede perché lo scopo del vaccino è proprio quello di stimolare una reazione immunitaria.
Non sarà possibile contrarre il Covid con la vaccinazione, perché il vaccino non contiene il virus ma solo una sua componente non patogena. Le persone che vivono con patologie croniche come diabete, ipertensione e HIV e i pazienti oncologici avranno la priorità per la vaccinazione, in quanto maggiormente a rischio di complicazioni in caso di infezione.