Selvaggia Lucarelli, direttamente su Twitter, scende in “campo” per difendere il “suo” direttore da alcune accuse che vengono ripetutamente mosse contro di lui.
Prendere le difese è qualcosa che ci viene spontaneo. Soprattutto se collaboriamo o lavoriamo con qualcuno che pensiamo sia attaccato sotto tutti i punti di vista. Certo, cosa ben differente è se questo avviene nel campo dell’informazione, ove bisogna stare attenti a dare un determinato tipo d’informazione. Con la comunicazione non si scherza. Bisogna essere chiari.
Proprio per questo motivo, nelle ultime ore è scesa in “campo, direttamente su Twitter, Selvaggia Lucarelli. La giornalista è una nota penna de Il Fatto Quotidiano, diretto da sempre da Marco Travaglio.
Ed è scesa in campo proprio per prendere la difese del suo direttore, affermando che le condanne subite da Travaglio sono tutte delle bugie. C’è chi, però, non proprio d’accordo con lei e risponde a tono. Da lì, nasce la polemica.
La polemica è su una terza persona, non presente in quel preciso momento. Anche perché si è su Twitter, giusto il tempo di un botta e risposta. La Lucarelli esordisce difendendo Marco Travaglio dalle solite accuse delle undici condanne subite nella sua carriera.
Lei non ci sta e risponde così: “Carissimi, 35 anni di giornalismo. La maggior delle condanne, tra le altre cose in sede civile, per una battuta su Schifani (come per altri dei “vostri” direttori). Migliaia di inchieste portate a termine. Centinaia di querele. Processi subiti e ingiusti. Le cose vanno raccontate bene”.
E dopo pochi secondi ribatte subito un utente, di nome Yoda: “Esatto, hai detto proprio bene: vanno raccontate tutte. Fossi nei conduttori che lo invitano una sera sì e l’altra pure, metterei un bel sottopancia fisso con le condanne in trasmissione”. Sicuramente un messaggio spedito a Lilli Gruber che su La7 conduce il programma Otto e mezzo e dove Travaglio è spesso ospite.