Da qualche settimana a questa parte il mister del Napoli, Gattuso, presenzia in panchina con una vistosa protezione all’occhio destro. Il presidente De Laurentiis precisa le sue condizioni di salute.
Tutti coloro che ultimamente hanno seguito le partite del Napoli l’avranno notato. Rino Gattuso, nelle recenti uscite della sua squadra, è apparso in panchina con una vistosa protezione a copertura dell’occhio destro. Il tecnico degli azzurri da qualche settimana a questa parte ha un problema ai muscoli dell’occhio, chiamato miastenia oculare, che gli impedisce di vederci bene. Anzi, per salvaguardare l’organo da troppi impulsi esterni è costretto a una sorta di benda posta a protezione dello stesso.
Un fastidio che Gattuso sta curando e dovrà continuare a curare con il cortisone, unica arma che sembra efficace contro il suo problema. Ha parlato delle condizioni del tecnico degli azzurri il presidente De Laurentiis che, a proposito, ha dichiarato che il mister è costretto ad assumere nuovamente cortisone “… poiché non lo prendeva da 15 giorni e vedeva addirittura doppio“.
ADL ha dichiarato come l’altra sera abbia visto la partita della Juventus assieme al suo allenatore, testimoniando come il mister non riuscisse a vedere nitidamente le immagini al televisore.
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Ma che cos’è la miastenia oculare? Gattuso è stato vittima di un problema che colpisce i muscoli degli occhi e che deriva da un malfunzionamento del sistema immunitario. Per questo l’occhio va protetto con delle bende che vadano a coprire l’organo, proprio perché i muscoli altrimenti si stancherebbero velocemente dopo un’attività.
Tra gli effetti di questa malattia la palpebra carente e, appunto, come confermato da De Laurentiis anche la vista doppia. Non è ancora chiaro cosa spinga gli anticorpi a colpire che attaccano i recettori dell’acetilcolina, la molecola responsabile della trasmissione nervosa sia a livello di sistema nervoso centrale sia di sistema nervoso periferico.
La cura più efficace, almeno nel caso di Gattuso, sembra essere quella a base di cortisone.