Emergono nuovi retroscena riguardanti l’esame di Luis Suarez. Il calciatore uruguaiano ha ammesso alle autorità di aver saputo in anticipo le risposte della prova. Durante la quale ha parlato in dialetto napoletano.
Continua nella sua scia di polemiche l’esame farsa di cui fu protagonista Luis Suarez lo scorso settembre. Il calciatore sudamericano, al tempo in uscita dal Barcellona, sostenne una prova di idoneità alla lingua italiana per ottenere il certificato che gli avrebbe permesso l’arrivo alla Juventus. I tempi stretti del calciomercato, contestualmente a quelli più lunghi del rilascio del certificato, però non permisero alle parti di poter concretizzare l’affare, con Suarez che alla fine si trasferì all’Atletico Madrid.
Un esame inutile quindi, ma che ha sin da subito attirato l’attenzione degli inquirenti. Che, pochi giorni dopo la prova di Perugia, hanno avviato un’indagine. Scoperchiando, di fatto, il vaso di Pandora. Una prova truccata, già prestabilita e con lo “studente” che pur non sapendo una parola di italiano venne ugualmente promosso. Di pochi giorni fa la confessione di Suarez, che ha ammesso di aver saputo anticipatamente le risposte dell’esame.
Ora emerge un altro retroscena, più di costume, che vede l’attaccante uruguagio parlare in dialetto napoletano. Pur non conoscendo nessuna espressione italiana.
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In un passaggio dell’esame infatti il Pistolero avrebbe usato la parola “cocumella” invece di “cocomero“. “Il bambino porta la cocumella“, una frase dell’esame di Suarez che ha scatenato l’ilarità dei docenti presenti in aula. Nemmeno però alla correzione di uno dei professori il calciatore ha saputo cogliere il vero significato della frase, ripetendo successivamente la parola “peperoni“.
Eppure la parola “cocumella” (o “cuccumela”) in italiano esiste, è un idioma appartenente a vari dialetti nella nostra lingua. In napoletano infatti definisce la “caffettiera“, mentre nella bassa Toscana e nell’alto Lazio (specialmente in provincia di Viterbo) sta a indicare il tumulo funerario etrusco.
Insomma, seppur involontariamente, Suarez pur non conoscendo una parola di italiano ha utilizzato un’espressione tipica di più gerghi dialettali del nostro Paese. Ispirato.