Esplosione in una fabbrica di munizioni di Casalbordino, in provincia di Chieti: secondo il sindaco ci sono diverse vittime.
A Casalbordino, un comune in provincia di Chieti in Abruzzo, i Vigili del Fuoco sono intervenuti dopo una terribile esplosione in una fabbrica di munizioni. La fabbrica, che si chiama Esplodenti Sabino, si occupa dello smaltimento e riciclo dei materiali esplosivi contenuti in armi inesplose. Non è ancora chiaro il motivo dell’esplosione, che in un primo momento sembrava aver avuto luogo in una fabbrica di fuochi d’artificio.
Secondo il sindaco di Casalbordino sarebbero almeno 3 le vittime dell’esplosione, che ha causato anche diversi feriti. Al momento la zona è evacuata e inavvicinabile: per consentire le attività dei Vigili del Fuoco RFI ha interrotto la circolazione dei treni tra Fossacesia e Vasto. Anche la statale 16 è stata chiusa al traffico per agevolare le operazioni di soccorso.
Forte esplosione in una ditta di materiali esplodenti a @Casalbordino, provincia di @Chieti.
Sul posto i vigili del fuoco.
Il sindaco del piccolo centro ha riferito che ci sarebbero tre vittime. #IoSeguoTgr pic.twitter.com/rMKT99qnQE— Tgr Rai (@TgrRai) December 21, 2020
Esplosione a Chieti, paura per un centinaio di dipendenti
La notizia dell’esplosione nello stabilimento della ditta Esplodenti Sabino, aperta nel 1972 a Casalbordino in provincia di Chieti, ha rapidamente fatto il giro del web. Su Twitter infatti dai primi istanti dopo la terribile esplosione hanno cominciato a circolare tweet di vicinanza e solidarietà al comune abruzzese. Tra questi c’è anche il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, che ha ringraziato con un post su Twitter i Vigili del Fuoco per il loro lavoro.
In un primo momento sembrava che l’esplosione fosse avvenuta in uno stabilimento di produzione di fuochi d’artificio. Dopo poco tempo però sui social ha cominciato a girare la notizia che si trattava di un altro stabilimento, diverso da quello originariamente ipotizzato. Nel frattempo c’è grande apprensione per la sorte degli operai della ditta, che secondo alcune voci sarebbero circa un centinaio. Non è chiaro infatti se le vittime siano più delle tre già annunciate dal sindaco Filippo Marinucci.