Il Ministero della Salute ha reso noti, tramite il consueto bollettino, i dati dell’epidemia da Covid-19 aggiornati al 21 Dicembre
Il Ministero della Salute ha pubblicato i dati relativi al bollettino aggiornato al 21 Dicembre in merito alla pandemia globale da Coronavirus. I casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.964.057 con un incremento di 10.872 unità rispetto a ieri, a fronte di 87.889 tamponi. Il numero dei ricoveri in terapia intensiva risulta essere in calo: 2.731 pazienti in totale e 12 in meno di ieri. I guariti sono ad oggi 1.281.258 con un incremento di 19.632 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 415 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime a 69.214.
Covid, prima la morte, poi il furto: l’assurda storia nell’ospedale romano
Ancora una storia terribile quella che arriva dall’ospedale romano San Camillo. Ancora una volta l’ospedale finisce nell’occhio del ciclone per un caso di sciacallaggio. Infatti, secondo quanto riportato da ‘Roma Today’, non solo un paziente muore per cause dovute al Covid, ma inoltre viene anche derubato. Il 68enne di Fondi viene ricoverato nella struttura e muore per complicazioni portate dal virus. Dopo la tragica scomparsa però arriva il furto di tutti gli averi dell’uomo presenti nell’ospedale. I vestiti, gli occhiali e la fede nuziale, tutto scompare. Per questo motivo ora l’ospedale capitolino è al centro di un’inchiesta interna. A denunciare è la figlia della vittima ai Carabinieri. Interviene sulla questione anche il direttore generale del San Camillo, Fabrizio D’Alba sull’apertura dell’inchiesta.
L’inchiesta dopo il furto
Tutti noi abbiamo ancora nella mente quanto successo dopo la morte di Paolo Rossi. Infatti degli sciacalli lo derubano in casa proprio durante il suo funerale. Stessa cosa succede ad un uomo di 68 anni all’ospedale San Camillo di Roma. Infatti l’uomo dopo la sua morte viene derubato da alcuni sciacalli proprio all’interno dell’ospedale capitolino. Il direttore generale della struttura, Fabrizio D’Alba, annuncia: “Ho avviato un’inchiesta interna per ricostruire quanto successo, dalla morte al furto. Va sottolineato comunque che spesso i pazienti vengono presi in carico dal 118 e ci sono molte persone ad intervenire. Questa è una vicenda triste ed inaccettabile”. A far scattare l’allarme è la figlia del paziente. Infatti quando si rivolge ai Carabinieri le viene detto di sporgere denuncia verso ignoti per appropriazione indebita. Dunque si spera che ora l’apertura dell’inchiesta porti a fare chiarezza su quanto successo nell’ospedale romano
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Covid, lavorava per il vaccino, gettato dalla finestra: è “giallo”
È giallo in Russia attorno alla morte di un ricercatore. Lo scienziato, che stava anche lavorando allo sviluppo del vaccino anti Covid, è stato ritrovato dalle autorità a terra dopo un volo di ben 14 piani. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto, ma sembra che l’uomo sia stato accoltellato prima di essere gettato nel vuoto. È la tragica scomparsa del dottor Kaganksy, un assistente professore a Vladivostok, che di recente è stato anche nominato Direttore del Centro di Medicina Genomica e Rigenerativa presso l’Università Federale della città russa. Stava conducendo degli studi per lo sviluppo di un vaccino anti Covid e, secondo quanto riportano gli investigatori, è morto in circostanze decisamente strane.
Il tutto è avvenuto a San Pietroburgo, dove il dottore si era recato per trovare un suo amico che è stato subito interrogato dalle autorità locali. Prima che il suo corpo fosse gettato dal quattordicesimo piano del palazzo ci sarebbe stata una colluttazione, con l’accoltellamento del professore. Non è chiaro ancora se sia morto per le ferite riportate dai fendenti o per l’impatto con il suolo. Questo lo chiarirà solo l’autopsia.
Da chiarire inoltre se l’accaduto sia legato alla sua attività di ricerca di un vaccino anti Coronavirus, o se il professore avesse dei conti in sospeso per questioni di altra natura. Il comitato investigativo russo ha aperto un’indagine per decifrare i punti oscuri di questa misteriosa vicenda.
In Europa intanto ci si appresta a vivere il giorno X, quello cioè in cui verranno somministrate le prime dosi del farmaco anti Covid. Le vaccinazioni iniziali avverranno in contemporanea, come voluto dalla von der Leyen, il prossimo 27 dicembre: in Italia un totale di 10 persone si sottoporranno alla cura.
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Tra la fine e l’inizio dell’anno poi inizierà la campagna di vaccinazione effettiva. Continua a far preoccupare, intanto, la diffusione del nuovo ceppo “inglese” del Covid.