Alessandro Pontin, 49 anni, ha accoltellato i due figli di 15 e 12 anni e poi si è tolto la vita. E’ successo nel padovano
Un uomo disperato si aggrappa a qualsiasi speranza o qualsiasi rimedio, seppur palliativo, per provare a ritrovare la propria felicità. Alessandro Pontin, 49 anni, era un uomo profondamento depresso, un umo che non ne poteva più della vita e della sofferenza. Eppure non sembrava fosse così disperato.
Era un appassionato di riflessologia e gestiva una pagina Facebook sulla salute e sul benessere. Una delle ultime frasi postate è questa: Ogni cosa giunge al suo tempo. Proprio questa lasciava presagire che qualcosa doveva giungere al termine, un ciclo, o capitolo della vita, era arrivato alla fine.
Ma parlava anche di pazienza, di salute e dell’importanza che è il cercare di essere se stessi, sempre. “Adotta il ritmo della natura. Il suo segreto è la pazienza.” Purtroppo questa filosofia di vita non è bastata a porre rimedio alla terribile tragedia avvenuta.
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Francesca di 15 anni e Pietro di 12, dovevano trascorrere un week end in compagnia del padre Alessandro. Aveva divorziato dalla moglie ma lui non aveva ancora accettato questa situazione. I tre, padre e figli, si trovavano nella casa a Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, una località di campagna nel padovano.
All’inizio le voci parlavano di un possibile rapimento e proprio per questo motivo che uno dei fratelli ha raggiunto i tre nella casa. Qui, l’uomo, si trovò di fronte ad una scena agghiacciante. Alessandro ha ucciso i figli accoltellandoli alla gola e subito dopo, si è tolto la vita con la stessa arma. L’aggressione è avvenuta mentre si trovavano nel letto.
Sul posto si sono recati subito i carabinieri, il 118 e la sindaca Antonella Zoggia, ma per nessuno dei tre c’è stato nulla da fare. Quando la madre dei ragazzi ed ex moglie di Pontin è stata avvisata della terribile tragedia, la donna si è accasciata a terra per un malore.
Alla base del terribile gesto sembra esserci la disperazione per una storia finita, per un malessere forte che aveva ormai offuscato la mente di Alessandro. Aveva cercato sollievo nella preghiera e nella via della spiritualità, ma il dolore è stato più forte.