Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina prosegue per la sua strada e conferma la data di riapertura delle scuole. Il 7 gennaio è e rimane il giorno prestabilito.
Per molti è un deja vù. Il dibattito sulla riapertura delle scuole prosegue e, a pochi giorni dalla data prestabilita per il ritorno in classe, le polemiche non accennano a placarsi. Sembra di essere tornati indietro di qualche mese, a questa estate; quando cioè si dibatteva se sarebbe stato sicuro riaprire le aule il 14 settembre. Nel giro di poche settimane, dopo il ritorno sui banchi, la nuova chiusura di fronte a un altro aumento dei contagi e la conseguente seconda ondata.
Ora sembra di rivivere quei momenti: la Azzolina da tempo ha fissato il 7 gennaio come giorno di riapertura delle aule scolastiche di ogni grado, assicurando come il rientro in classe avverrà in totale sicurezza. A preoccupare però è la scia di questa seconda ondata, oltre al pericolo della terza già annunciato da molte autorità in campo medico.
Il problema dei trasporti è ancora di stretta attualità, con i mezzi pubblici che non riescono a mantenere la capienza limitata prefissata dal Governo. Con gli alunni di nuovo in circolazione il problema non può che aggravarsi. Nonostante ciò, però, la Azzolina prosegue per la sua strada: il 7 gennaio riaprono le aule.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Professore si commuove su Zoom: cosa è successo
Riapertura scuole: confermato il 7 gennaio
In un intervento a Mezz’ora in più, su Rai 3, qualche minuto fa il ministro dell’istruzione ha confermato la data del 7 gennaio. Il giorno dopo l’Epifania, come da tradizione, gli studenti che fino a oggi si sono collegati da remoto potranno tornare sui propri banchi. Nel pieno rispetto, ovviamente, delle misure anti Covid. “Riaprire le scuole il 7 gennaio può anche rappresentare una sfida culturale per il Paese” ha detto la Azzolina in merito.
Il tema del trasporto pubblico però continua a preoccupare. A quanto pare il ministro è tranquillo su questo fronte, affermando come saranno i prefetti ad assicurare il pieno rispetto delle norme anti Covid su mezzi come bus, tram e metropolitane.
