Tra i temi affrontati da Giuseppe Conte nell’ultima conferenza stampa anche quello relativo all’inizio della vaccinazione. La data X sarà quella del 27 dicembre: quante dosi di vaccino saranno disponibili.
Ha ritardato la sua conferenza stampa Giuseppe Conte ma il Premier nel suo discorso ha affrontato vari punti chiave relativi all’emergenza Covid. Non solo la differenziazione dei giorni in rossi e arancioni, con l’attuazione delle norme anti contagio di riferimento, ma anche il tema vaccino: il presidente del Consiglio infatti ha “svelato” la data in cui inizierà la campagna di vaccinazione nel nostro Paese, tranquillizzando la popolazione circa la sua efficacia e sicurezza: “È testato dalle istituzioni più qualificate in Europa.”
Il giorno X sarà il 27 dicembre: questa la data da cerchiare in rosso sul calendario nella quale in Italia (ma si presume in contemporanea con il resto d’Europa) saranno distribuite le prime dosi del farmaco. In numero limitato, quasi simbolico, ma un avvenimento che infonde speranza per i mesi a venire. La campagna vera e propria di vaccinazione, poi, inizierà da metà gennaio.
9750: questo il numero delle prime dosi che saranno disponili già a fine dicembre.
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Vaccino Covid: si parte in tutta Italia
Credevo che il peggior inglesismo fosse “spoilerare” ma stasera ho scoperto “vaccine day”.
E mi sono cadute le “balls” #Covid_19 #VaccinoAntiCovid— P di Pastiglia (@BolliniAnna) December 18, 2020
Le prime dosi del vaccino Pfizer dovrebbero partire dal Belgio il 24 dicembre, appena ottenuto il via libera da parte dell’Ema, per arrivare in Italia in un punto di stoccaggio unico, l’ospedale Spallanzani di Roma, due giorni dopo. Dalla Capitale poi sarà compito dell’esercito e delle forze armate distribuire il vaccino nelle varie regioni e nelle province autonome. Il 27 dicembre, poi, l’inizio della nuova fase della battaglia al Covid con la somministrazione di queste prime dosi.
Le regioni che avranno a disposizione, in un primissimo momento, il maggior numero di dosi sono: Lombardia, con 1.620, seguita da Emilia Romagna (975), Lazio (955), Piemonte (910) e Veneto (875). Alla Valle D’Aosta invece il numero minore: 20 dosi iniziali.
Il Premier Conte ha annunciato come il vaccino non sarà obbligatorio, seppur resta la forte raccomandazione del Governo alla somministrazione del farmaco.