Ancora dei guai in vista in casa della Royal Family: il principe Andrea amico di un altro uomo d’affari fino in manette da poco tempo. Per lui non c’è fine.
Quando la vita si mette di traverso ci possiamo fare poco. Oppure perché siamo sempre al posto sbagliato, nel momento sbagliato e con le persone sbagliate. Insomma, quando tutto non sembra andare per il meglio una spiegazione, dietro, sembra dover esserci a tutti i costi, soprattutto per tutelare un’immagine “reale” e non incombere in un chiacchiericcio di poco conto.
Il principe Andrea, duca di York, ha compiuto 60 anni a inizio anno. Ma questo 2020 non è servito come porta fortuna o vero e proprio festeggiamento di un importante traguardo della sua vita. Quest’ultimo è stato “pizzicato” nel villone di un altro uomo d’affari finito in manette negli ultimi tempi.
Dopo il capo Epstein, suicida in carcere nel 2019, si accendono le luci su quelle che potrebbero essere delle oscure ombre, anche se il principe sembrerebbe legato a questa figura solo per interessi lavorativi.
L’arresto del re della moda Peter Nygard: guai in vista per il principe Andrea?
Alcune presenze, a determinate feste, bisogna spiegarle. Per tutela l’immagine di un’intera famiglia, in questo caso reale, o di una classe politica. In manette, ultimamente, è finito Peter Nygard. Pioniere della moda canadese, con i suoi look sempre eleganti e in “ordine”, figura che passava come “immigrato che si è fatto da solo”, dietro quest’uomo ci sono state pesanti accuse: associazione a delinquere e abuso su ragazze minorenni.
Un caso alla Epstein. un altro di grande spicco e importanza mediatica. Le ragazze venivano adescate dalla sua azienda, poi portate a New York o alle Bahamas, e con delle false promesse lavorative venivano sedate con della droga e Nygard abusava di loro. Accuse pesanti e decisive, per le quali Nygard è stato arrestato.
Nel villone dove dava delle feste, secondo alcune foto, c’era anche il principe Andrea. Successe nel 2000. Quest’ultimo però, accompagnato da Sarah Ferguson, non c’entrerebbe nulla con gli affari criminali del pioniere della moda canadese. Come ha anche riportato il The Sun i suoi, come successe in passato con Epstein, erano solo rapporti di lavoro dovuti al suo ruolo di ambasciatore britannico. La Royal Family può continuare a fare sogni tranquilli.