Nel corso della puntata de L’Eredità, Flavio Insinna ha annunciato nell’anteprima una “grandissima sorpresa”. Vediamo di cosa si tratta in questo approfondimento
Lo aveva annunciato nell’anteprima de “L’Eredità” di stasera che ci sarebbe stata una “grandissima sorpresa”, Flavio Insinna. Un annuncio che aveva lasciato tutti i fan della fortunata trasmissione di Rai 1 in trepidante attesa per quello che sarebbe potuto accadere stasera. Poi alla fine è arrivato l’annuncio e i telespettatori non sono rimasti certo delusi. Già, perché è arrivata incredibilmente l’eliminazione del super campione Massimo Cannoletta.
La vera sorpresa, però, è un’altra. Nell’anteprima, andata in onda durante le fine de La vita in diretta, ha annunciato un ospite molto importante. Come sappiamo, da anni, l’Eredità collabora con Telethon e questa sera è andata in trasmissione la dottoressa Marika Pane. Lei è una professoressa associata in neuropsichiatria infantile all’Università Cattolica di Roma. Non solo, Marika è anche direttrice del Centro Nemo dove vengono curati tantissimi bambini.
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L’Eredità stasera ha iniziato la sua puntata in modo diverso. Il conduttore Flavio Insinna ha subito ceduto la parola alla dottoressa e professoressa Marika Pane, la qualche ha invitato gli spettatori a sostenere la maratone Telethon chiamando il numero solidale 45510. Flavio ci ha tenuto a ricordare l’iniziativa e insieme alla dottoressa hanno lanciato un appello al pubblico a casa. “Abbiamo bisogno di voi, in un momento storico difficile” ha detto la dottoressa, “c’è tanta preoccupazione e sofferenza” ha continuato.
Non dobbiamo dimenticarci della ricerca, è soltanto attraverso questa che possiamo sperare di avere un futuro migliore. La dottoressa Pane ci ha tenuto a sottolineare i risultati ottenuti tramite le ricerche sperimentali, attraverso le quali sarà possibile curare bambini affetti da malattie rare. La vita di qualche bambino potrebbero cambiare per sempre, in meglio. Sosteniamo insieme la maratona di Telethon attraverso il loro numero solidale. Il covid-19 ci ha sconvolto la vita e le abitudine, ma non possiamo dimenticarci di tutte le malattie che già c’erano.