Ora tutta l’attenzione, sia pubblica che del Governo, è rivolta alle norme anti Covid che dovranno essere attuate durante le festività di Natale. A rischio però il ritorno a scuola previsto per il 7 gennaio.
Potrebbe essere ritardato il ritorno sui banchi di scuola. Di fronte al protrarsi dell’emergenza Covid, con numeri che giornalmente continuano a preoccupare sia le autorità mediche che politiche, il rientro in aula potrebbe subire uno slittamento. Anche l’inizio del nuovo anno, insomma, potrebbe essere all’insegna della didattica a distanza per le scuole medie, superiori e Università: a confermare questa ipotesi è stata direttamente la Azzolina che ha dichiarato come la decisione finale in merito sarà valutata a fine anno. Tutto dipenderà dall’eventuale calo della curva epimediologica: anche oggi numeri che preoccupano, con quasi 15 mila nuovi casi accertati e 846 morti.
Se queste cifre dovessero mantenersi (se non peggiorare) anche nelle prossime settimane, a maggior ragione dopo un leggero allentamento delle misure anti Covid attuato negli ultimi giorni, allora il rientro in aula subirebbe forzatamente un ulteriore slittamento.
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Per certi versi sembra di essere tornati alla scorsa estate, quando era stata fissata la data del rientro in aula (al tempo, il 14 settembre) e da molti fronti arrivavano critiche e allerte circa il rischio della riapertura delle scuole. Molti istituti ormai sono chiusi da quasi due mesi ma in questo periodo molti presidi hanno denunciato una persistente mancanza di alternative concrete per ovviare al problema. Oggi come allora, in sostanza, si è fatto poco o nulla per permettere agli istituti scolastici di fronteggiare questa emergenza in modo efficace.
Rimane poi di stretta attualità ed emergenza il tema dei trasporti pubblici: anche con l’assenza degli studenti da tutta Italia sono arrivate immagini di metro, bus e treni spesso oltre la loro capienza. Una situazione che sarà ulteriormente aggravata dall’eventuale ritorno degli alunni.