Il processo per gli assassini di Desirée Mariottini continua e arrivano importanti notizie su quella che potrebbe essere la pena stabilita. Di seguito tutti gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda giudiziaria
La morte di Desirée Mariottini ha destato sconcerto e ribrezzo negli ultimi due anni in tutta Italia, ma ora sembra finalmente essere in arrivo una svolta nel processo che riguarda gli accusati del suo omicidio. I fatti risalgono al 18 ottobre del 2018 e vedono come tremendi protagonisti quattro uomini. Si tratta più precisamente di Yusif Salia, proveniente dal Ghana e che ha 34 anni, Mamadou Gara e Brian Minteh originari del Senegal di 29 e 45 anni e infine Chima Alinno, 48enne della Nigeria.
I quattro uomini di origine africana sono accusati di aver stordito Desirée con un mix di droghe e di averla poi violentata a turno, fino a provocarne la morte. Non hanno neanche chiamato i soccorsi per la ragazza, in modo da cercare di non essere scoperti e essere inchiodati per i gravi reati commessi. Ora si attende, invece, una pena esemplare per gli assassini della giovanissima 16enne per cui tutt’Italia aspetta venga finalmente fatta giustizia. Di seguito tutti gli ultimi aggiornamenti sul processo.
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Le ultime notizie che arrivano dal processo sembrano condannare in toto gli uomini che sono accusati dell’omicidio di Desirée. I fatti avvenuti nell’immobile abbandonati a San Lorenzo e più precisamente in Via dei Lucani hanno portato alle accuse di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata di gruppo e spaccio di droga. Un quadro decisamente grave che peggiora se si analizza diversi elementi che inchiodano la posizione dei quattro uomini. Sarebbe stato rinvenuto il loro Dna sugli indumenti di Desirée, ma anche su un flacone di metadone. La pena richiesta è quindi esemplare, come riporta ‘Repubblica’: ergastolo con isolamento diurno di un anno. Vedremo se i fatti del 2018 troveranno, per quanto possibile, giustizia.