Le autorità sanitarie avvertono sulle precauzioni prima di sottoporsi al vaccino covid. Evitare alcol e sigarette per aumentare l’efficacia
Il capo del Servizio Federale russo di sorveglianza sulla protezione dei diritti del consumatore, Anna Popova, ha consigliato l’astensione da alcol per due mesi prima di sottoporsi al vaccino. Niente vodka dunque per chi si vorrà sottoporre al vaccino russo Sputnik V. Anche questo vaccino covid, così come quello Pfizer-BionTech, richiede due iniezioni a 20 giorni di distanza una dall’altra. Se nelle scorse ore il governo inglese ha sconsigliato di sottoporsi al trattamento a chi ha sofferto di allergie, arriva quindi un altro consiglio per scongiurare effetti collaterali.
Il vaccino russo al momento è efficace al 95%, rassicurano i ricercatori, e al momento gli studi clinici devono ancora certificarne l’estrema sicurezza. Intanto qualcuno ha già storto il naso per le parole della Popova, che in un’intervista radiofonica ha sconsigliato l’assunzione di alcol prima e dopo la vaccinazione.
Vaccino covid, niente alcol e sigarette per lo Sputnik V
Le autorità russe hanno sconsigliato l’assunzione di alcol e fumo, sia prima del trattamento che immediatamente dopo. Secondo Anna Popova l’alcol andrebbe eliminato per permettere all’organismo di sviluppare gli anticorpi. Quarantadue giorni dopo la somministrazione e almeno due settimane prima senza vodka. Siamo sicuri che la popolazione russa, una delle maggiori consumatrici di alcol al mondo, riuscirà “nell’impresa” e farà a meno della vodka per un paio di mesi. Del resto c’è in ballo una lotta ben più grande.
Anche per quanto riguarda il fumo e le sigarette, sempre secondo le autorità russe, il consiglio è quello di evitarlo almeno a ridosso della prima iniezione. Ovviamente il fumo irrita i polmoni e questo potrebbe ripercuotersi sulle risposte immunitarie. La vaccinazione in Russia è già partita, secondo quanto affermato dai funzionari sanitari sarebbero a oggi quasi 100mila i cittadini vaccinati.