È uscito nelle ultime ore su Netflix il film dedicato alla storia dell’Isola delle Rose, la “piattaforma stato” creata dall’ingegnere Giorgio Rosa alla fine degli anni 60 al largo di Rimini.
Era il 1968, l’anno delle rivolte studentesche e dei tumulti giovanili. Era l’anno in cui, a 6 miglia al largo di Rimini, Giorgio Rosa creava, letteralmente, uno stato indipendente. L’ingegnere emiliano costruì una piattaforma in mezzo al mare, a circa 12 chilometri dalla costa romagnola, dichiarandola stato indipendente, in virtù dell’occupazione di “acque libere“, al di fuori della giurisdizione nazionale. Un caso che, al tempo, fece il giro del mondo, interessando anche l’ONU e Strasburgo; una storia tornata di stretta attualità oggi, grazie all’uscita su Netflix del film dedicato.
Regia di Sidney Sibilia, protagonisti Elio Germano e la bellissima Matilda De Angelis, la ricostruzione narra della vicenda legata all’Isola delle Rose, dalla sua ideazione al suo (spoiler!) abbattimento da parte della marina militare italiana. Grande protagonista è l’ideatore Giorgio Rosa, l’ingegnere visionario che dal nulla mise in piedi una piattaforma/stato, dotando la sua “nazione” di una lingua ufficiale (l’esperanto) e emettendo anche dei francobolli.
Ma, dopo la vicenda isola, che fine ha fatto Giorgio Rosa?
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Giorgio Rosa, visionario e alla ricerca della libertà; concetto (quasi utopia) particolarmente in voga in quel periodo storico fatto di rivolte, ribellioni e proteste dei giovani. Al tempo di parlava della follia del creatore dell’Isola delle Rose, a distanza di quasi 50 anni si guarda quasi con meraviglia, incredulità, a quello che l’ingegnere emiliano era riuscito a creare dal nulla. Il tutto solo grazie alle sue competenze in materia.
Ma dopo l’abbattimento della sua isola, che ne è stato di Giorgio Rosa? L’ingegnere bolognese, docente, visse fino a 92 anni ed è morto nella sua Bologna nel 2017, ricordando fino all’ultimo la sua “creatura“; quella piattaforma di 400 metri quadrati che fece sognare tutto il mondo e che, conseguentemente, contribuì al successo turistico della riviera di Rimini.
Giorgio, dopo la fine del suo sogno, si consolò con la storia d’amore con sua moglie Gabriella, con la quale condivise i giorni sia durante quella folle esperienza che successivamente. A differenza di quanto narrato nel film, Giorgio Rosa non faticò a conquistare la sua Gabriella, in quanto nella vita reale i due erano già sposati quando la piattaforma “prese vita” e insieme hanno anche avuto un figlio, Lorenzo.
Dopo la morte dell’Ing. Rosa nel 2017, due anni dopo è spirata anche lei, Gabriella Chierici, fedele compagna di una vita, mentre il figlio Lorenzo pare sia stato prezioso consigliere di Walter Veltroni nel libro ispirato alla vicenda, da cui poi ha preso spunto anche lo stesso Sidney Sibilia per scrivere il suo film. Quest’anno avrebbero compiuto 60 anni di matrimonio, in realtà sono stati pochi in meno. Una storia meravigliosa, ben oltre quella pazza e bellissima idea di uno stato indipendente a poche miglia dall’Italia.