Continuano le indagini sul furto nella casa di Paolo Rossi, avvenuto durante il funerale del calciatore: nuove ipotesi sui responsabili.
Ci sono nuovi sviluppi nell’indagine sul furto avvenuto nella casa di Paolo Rossi, il capocannoniere del Mondiale di Spagna del 1982 vinto dall’Italia. Gli inquirenti infatti stanno continuando ad analizzare la villetta di Bucine, in provincia di Arezzo, per cercare di capire chi sono i responsabili di questo furto scellerato. Secondo i dati raccolti finora gli investigatori sono propensi a pensare che il colpo sia stato da organizzato da professionisti.
Chiunque sia entrato nella casa del defunto calciatore infatti non ha lasciato nessuna impronta digitale. Al momento le forze dell’ordine ritengono che i ladri siano stati numerosi: alcuni testimoni infatti sostengono di aver visto almeno due o tre auto avvicinarsi alla casa di Rossi. La refurtiva però sembra non essere stata molto consistente. I ladri infatti hanno portato via solo l’orologio del defunto campione, un centinaio di euro in contanti e qualche gioiello di poco valore.
Il furto in casa del defunto calciatore Paolo Rossi arriva proprio nel giorno del suo funerale, celebrato a Vicenza e non nella sua Bucine. Il calciatore era ancora un idolo nel mondo dello sport italiano. Era infatti considerato come l’artefice dell’impresa della Nazionale italiana ai Mondiali di Spagna del 1982, vinto contro la Germania Ovest contro cui Rossi segnò il primo gol.
Il sindaco di Bucine Nicola Benini, raggiunto dai giornalisti, ha commentato sia la morte del campione che la notizia del furto in casa sua. Il primo cittadino toscano si è detto sconvolto da entrambi gli avvenimenti. Rossi, secondo il sindaco Benini, era amico di tutti: visitando la cittadina era possibile incontrarlo nei negozi o al bar e scambiare due chiacchiere con un ex campione del mondo.
Nel paese intanto si prepara una cerimonia per ricordare il calciatore, il primo nella storia a vincere nello stesso anno un Mondiale, il titolo di capocannoniere nella competizione e il Pallone d’Oro. Il prossimo mercoledì infatti ci sarà una cerimonia commemorativa del campione, a cui verrà dedicato anche lo stadio comunale. D’accordo con la moglie non verrà dichiarato il lutto cittadino, considerato “contrastante” con il carattere solare del defunto sportivo.