È stato ritrovato morto nel suo appartamento l’ex wrestler e attore Tommy Lister. Fu campione sul ring e poi stella di Hollywood: ha lavorato con Tarantino e Nolan.
Altra morte celebre in questo drammatico 2020. Nella notte statunitense è stato ritrovato, nel suo appartamento, il cadavere di Tommy Lister. Ex campione di wrestling particolarmente amato dai fan, una volta sceso dal ring aveva intrapreso (così come suoi molti altri colleghi) la carriera cinematografica. Aveva lavorato, nel corso della sua carriera da attore, con grandi registi come Quentin Tarantino e Cristopher Nolan. Ancora non chiare le cause della sua morte ma si sospetta che ci siano state complicanze dovute al Covid. Circa una settimana fa, infatti, l’uomo aveva accusato dei sintomi ricollegabili al Coronavirus.
Thomas Duane Lister Jr, questo il suo nome completo, aveva combattuto fino al 1996, quando decise di chiudere con il wrestling per dedicarsi esclusivamente alla sua carriera da attore. Era diventato particolarmente noto anche sul grande schermo: tra i suoi film più importanti “Il Cavaliere Oscuro” di Nolan, della saga di Batman.
A dare l’allarme un suo amico, che aveva chiamato i soccorsi dopo che Lister non rispondeva alle sue telefonate. Il personale medico ha ritrovato l’uomo ormai privo di vita nel suo appartamento a Marina del Rey, California.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Covid, muore il grande regista
Al momento, fanno sapere dagli Stati Uniti, non è stata resa nota la causa del decesso. Si attendono infatti i risultati dell’autopsia che si svolgerà nelle prossime ore. Non solo il mondo del wrestling piange la sua morte ma anche quello del cinema. Tra i film più famosi in cui ha recitato citiamo ‘Jackie Brown’ di Tarantino e, appunto, “Il Cavaliere Oscuro” .
Tra le altre pellicole in cui è comparso anche ‘Il quinto elemento’ di Luc Besson (1997), ‘Next Friday’ di Steve Carr (2000), ”Little Nicky – Un diavolo a Manhattan’ di Steven Brill (2000), e ‘Holy water’ di Tom Reeve (2009). L’esordio cinematografico invece nel lontano 1985 con una piccola parte in ‘A 30 secondi dalla fine’ di Andrej Koncalovskij