Il mondo del cinema piange la scomparsa del noto regista sudecoreano Kim Ki-Duk: ad essere fatali sono delle complicazioni dopo aver contratto il Covid
Ancora una morte celebre dovute al Covid nel mondo del cinema. Infatti a lasciare un enorme vuoto è la morte del regista sudcoreano Kim Ki-Duk, scomparso all’età di 59 anni nella capitale della Lettonia, Riga. Il regista aveva contratto il Covid nelle scorse settimane, e proprio delle complicazioni dovute al virus lo avrebbero portato alla morte. Secondo quanto riportato da ‘Delfi.it’, lo sceneggiatore sarebbe arrivato in Lettonia, precisamente a Jurmala, intorno al 20 novembre per acquistare una casa, ma i suoi collaboratori non riuscivano a rintracciarlo da una settimana. Durante la sua carriera ha ricevuto diversi premi, come il Leone d’argento e Leone d’oro al Festival di Venezia, il primo nel 2004 ed il secondo nel 2012.
Morto Kim Ki-Duk: il regista che portò il Sud Corea in Italia al Festival di Venezia
Lutto nel mondo del cinema, Kim Ki-Duk scompare a causa di alcune complicazioni dovute al Covid. In molti lo ricordano ed ammirano per i suoi capolavori cinematografici creati nel corso della sua carriera ventennale. In Francia, a Parigi, il regista sudcoreano comincia a rendere la sua passione un lavoro ed il primo premio lo vince proprio tornando nella sua Corea, miglior sceneggiatura nel Korea Film Commission con il film Jaywalking. Tra i suoi grandi successi ci sono Seom-L’isola del 2000, poi ‘Primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera’ del 2003. Inoltre impossibili da dimenticare ‘La Samaritana‘, con cui vince l’Orso d’argento al Festival del Cinema di Berlino, ‘Ferro 3 – La casa vuota‘ film premiato con il Leone d’argento al Festival di Venezia nel 2003, ‘Arirang’ premiato nel 2011 con il ‘Certain Regard‘ a Cannes e ‘Pietà’, film che gli vale il Leone d’oro al Festival di Venezia del 2012