Nel centro cittadino di Vieste è andato in onda, tra le luminarie stradali, un sottofondo sonoro poco affine all’atmosfera natalizia…
In questo difficile periodo, segnato dall’avanzamento della seconda ondata del coronavirus nel nostro Paese, c’è ancora qualcuno che cerca di “rovinare” una delle poche note positive di questo 2020. Siamo al giorno dell’Immacolata, quella fatidica data che tutti ricordano in memoria della “Santa Immacolata”.
L’8 Dicembre, per certi versi dà il via al tragitto magico del Natale. Lo stesso che avremmo dovuto vivere quest’anno se non ci fossero frasi del tipo: DPCM, restrizioni, distanziamento e mascherina. La pandemia ci costringe a limitare molto le giornate che ci accompagnano ai pensieri per i regali, alla composizione dell’albero di Natale, fino all’ultimo giorno di avvento che precede l’inizio effettivo dei festeggiamenti religiosi.
A Vieste, in Puglia, nonostante le strade deserte, quel “pizzico” di atmosfera natalizia che si vive nel contorno assume tutto ad un tratto sfumature piccanti…
Un Natale a…”luci rosse”: atmosfera atipica a Vieste
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L’amministrazione comunale di Vieste, in Puglia ha cercato di rinvigorire il cattivo umore in città, causato dalla pandemia e in generale da un anno da dimenticare per molte famiglie. La pandemia da coronavirus si è presa “gioco” di molte persone e prediligerà, incutendo timore fino all’ultimo giorno dell’anno.
Considerato il Natale in avvicinamento, la città di Vieste, da sempre “specchio” turistico tradizionale per molte famiglie, in questo periodo ha deciso di abbellire la città di luminarie ed effetti visivi e sonori le strade principali. Un modo per mettere alle spalle, anche se solo per poco, un anno da dimenticare per tutti e dare il benvenuto ad un 2021 fatto di riprese e rinascite sotto tanti aspetti e punti di vista.
Lo scintillìo delle luci soprastanti è accompagnato dall’effetto magico dei canti sonori “Jingle Bell”, piuttosto che “Tu scendi dalle stelle”. Durante il consiglio comunale odierno è intervenuta il sindaco del comune denunciando una “trovata” raccapricciante, che deturpa la tranquillità di abitanti e soprattutto bambini.
Qualcuno è riuscito a “camuffare” la voce canterina degli inni tradizionali con uno “spettacolo” vocale a “luci rosse”. “Una roba vergognosa – afferma disgustata la prima cittadina, costretta ad abbandonare la seduta per cercare di interrompere l’oscenità orchestrata in “Zoom“.
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Poche ore dopo, infatti viene rimosso l’impianto di filodiffusione, installato lungo le strade del paese. Nel frattempo già risulta avviata la procedura giuridica per risalire ai responsabili dell’atto ripugnante