Omicidio Emily Jones, il gesto folle della 30enne di origini albanesi. Verdetto in arrivo dal tribunale di Manchester nelle prossime ore: la decisone
E’ successo a Bolton, in Inghilterra, lo scorso 22 marzo. Una donna di 30 anni, Eltiona Skana, ha ucciso con una coltellata alla gola la piccola Emily Jones di soli 7 anni, in un raptus omicida. In questi giorni, da quanto si apprende dalla BBC, pare che la donna non verrà condannata per omicidio volontario ma colposo.
Le motivazioni riguarderebbero lo stato di infermità mentale. A quanto pare la donna non era capace di intendere al momento dell’omicidio di Emily Jones, secondo le prove documentate dallo psichiatra che curava Skana all’ospedale di Rampton. La 30enne, affetta da schizofrenia paranoica, sarà dunque condannata dal tribunale di Manchester nei prossimi giorni per omicidio colposo. Secondo Victoria Sullivan, dottoressa dell’assassina, la donna di origini albanesi non aveva assunto i suoi farmaci il giorno dell’omicidio.
I fatti risalgono allo scorso marzo. La piccola Emily si era recata al Queen’s Park di Bolton insieme al padre Mark Jones, per andare a vedere la mamma mentre faceva jogging e magari mangiare un gelato. La bambina vedendo la madre, con le cuffiette alle orecchie, si era allontanata per un attimo dal genitore per raggiungerla, e in quel tragitto di appena 100 metri la brutale aggressione. Skana avrebbe afferrato senza motivo alcuno la bimba, tagliandole la gola.
Inizialmente il padre, vedendo la bimba per terra accanto alla donna, aveva pensato che quest’ultima la stesse aiutando a rialzarsi dopo una caduta, poi le urla dei passanti: “E’ stata accoltellata!”. Incredulo il povero padre ha dunque assistito alla fuga dell’assassina, mentre cercava di rianimare la figlia. Insieme alla madre i due hanno invano cercato di fermare l’emorragia con una maglietta. Purtroppo, nonostante i tentativi disperati di salvarla, Emily è morta mezz’ora dopo in ospedale.