Non si placa la bufera attorno ad Alberto Genovese. L’imprenditore digitale, già accusato di stupro e uso di stupefacenti, riceve un’altra querela per violenza.
Una sorta di reazione a catena contro Alberto Genovese. L’imprenditore digitale, fondatore di alcune importanti piattaforme digitali, circa un mese fa è stato accusato da una giovane ragazza di diciotto anni di stupro, con le indagini delle forze dell’ordine che hanno scoperchiato il vaso di Pandora di tutti i festini che venivano organizzati nell’appartamento milanese dell’uomo. Party a base di alcool, droga e sesso: questa la testimonianza della vittima di Genovese che ha avuto il coraggio, dopo esser fuggita dalla casa dell’imprenditore, di recarsi nella caserma più vicina per denunciare.
Ora un’altra accusa piove sull’imprenditore digitale: un’altra giovane (di 23 anni) ha voluto vuotare il sacco circa un fatto avvenuto a Ibiza la scorsa estate. Il tutto sarebbe avvenuto a luglio.
Non solo l’accusa di aver drogato e violentato la diciottenne nel suo appartamento di Milano, Genovese si dovrà difendere anche dalla denuncia di un’altra giovane, 23 anni, che ha voluto raccontare agli inquirenti quanto avvenuto lo scorso luglio a Ibiza. “Io sono stata invitata a questa vacanza da Alberto personalmente” queste le parole della ragazza, che racconta quanto avvenuto nelle case affittate da Genovese nella prima parte dello scorso luglio.
Il modus operandi dell’imprenditore, secondo l’accusa, era sempre lo stesso. Genovese organizzava feste in cui invitava giovani ragazze che venivano a loro insaputa drogate prima che si compisse la violenza sessuale. La nuova testimonianza racconta di come si siano svolte le feste sull’isola spagnola, con droghe di vario tipo messe liberamente a disposizione da Genovese stesso. Fino a quando, confessa la ragazza, dopo una sniffata si sia sentita in stato di “intontimento, appesantimento“, impossibilitata a muoversi. Solo dopo aver ripreso i sensi la consapevolezza di essere stata vittima di violenza sessuale.
Un fatto taciuto fino a oggi, ma che la giovane ha voluto testimoniare dopo la denuncia della diciottenne vittima di violenza nella casa milanese dell’imprenditore digitale.
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