Il suo personaggio è apparso anche nella serie tv e nel film di Romanzo Criminale. Nella finzione veniva soprannominato “Trenta Denari”, nella realtà era Enrico Nicoletti. Si è spento oggi a Roma.
Era ricoverato da tempo in una clinica romana, Enrico Nicoletti. È morto a 84 anni colui che era considerato il tesoriere della banda della Magliana. Si spegne per complicazioni di una patologia pregressa per la quale era in ospedale: il suo “personaggio” aveva anche avuto un ruolo sia nella serie che nel film di Romanzo Criminale, fiction e pellicola che trattavano le vicende della banda criminale che tra gli anni settanta e ottanta aveva assunto il controllo dello spaccio su Roma.
Nelle due opere di finzione il suo soprannome era Trenta Denari, veniva da Napoli ed era il cassiera della banda, assumendo il controllo delle risorse economiche del gruppo criminale capeggiato dal Libanese (nome d’arte dato nella serie e nel film), il leader Franco Giuseppucci nella vita reale. A informare del decesso di Nicoletti l’Adnkronos.
Morto il cassiere di ‘Romanzo Criminale’: gravi problemi di salute
Si è spento a 84 anni al termine di una lunga malattia presso una clinica romana nella quale era ricoverato da tempo. Nonostante da tempo si portasse dietro l’appellativo di cassiere della Banda della Magliana, Nicoletti ha sempre smentito di aver avuto ruoli all’interno dell’organizzazione malavitosa. Venne arrestato per la prima volta nel 2011 per millantato credito, truffa, usura, falso, riciclaggio e ricettazione, poi date le sue condizioni di salute già precarie fu trasferito ai domiciliari.
Fu un carabiniere in gioventù, mentre il primo contatto con uno dei membri della banda della Magliana ci fu a fine anni settanta, nel carcere di Regina Coeli, con Enrico De Pedis, quel “Renatino” che nella serie (e nel film) era il Dandi. Nicoletti è stato definito come “collettore di più mondi criminali, con collegamenti indubbi con la politica e la pubblica amministrazione.”
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