La pandemia di Covid-19 ha fermato la prima della Scala di Milano: al suo posto però nascerà uno show in diretta il 7 dicembre sulla Rai.
Il 7 dicembre, che a Milano segna la festa di Sant’Ambrogio, ha sempre avuto un appuntamento fisso che attirava gli occhi del mondo sulla città. Dal 1951 infatti al Teatro della Scala la stagione operistica comincia proprio il giorno prima dell’Immacolata. Si tratta di un evento di risonanza nazionale, che vede la partecipazione di alti esponenti della cultura e della politica nostrana.
Quest’anno, per la prima volta dalla fine del secondo conflitto mondiale, la prima della Scala non avrà luogo. La pandemia di Covid-19 infatti ha portato alla chiusura di cinema e teatri, pertanto l’evento che per tradizione segna l’inizio della stagione operistica milanese non avrà luogo. La direzione artistica del Teatro però non ha voluto rinunciare ad un appuntamento che negli anni ha segnato il debutto di cantanti e artisti del calibro di Maria Callas.
Nasce così A riveder le stelle, uno show diretto da Riccardo Chailly e Davide Livermore che andrà in onda su Rai 1 alle 17 di lunedì 7 dicembre. Lo spettacolo sarà ovviamente a porte chiuse e senza pubblico in sala, ma la platea non sarà comunque vuota. Su una pedana apposta infatti suoneranno i musicisti, che per l’occasione usciranno dalla buca. Il coro invece sarà sistemato sui palchi del teatro, lasciando sul palco solo i cantanti solisti.
La prima della Scala di Milano ha tradizionalmente coinvolto i nomi più illustri della musica classica. Nel corso degli anni infatti hanno calcato questo palco cantanti come Maria Callas e Luciano Pavarotti, nonché maestri d’orchestra come Riccardo Muti. Anche quest’anno la partecipazione non sarà da meno: l’organizzazione ha infatti coinvolto numerosissime eccellenze dell’opera e della danza.
Tra i partecipanti infatti troviamo i tenori Placido Domingo e Vittorio Grigolo, nonché le cantanti Lisette Oropesa e Sonya Yoncheva. Anche la danza troverà il suo posto. Roberto Bolle infatti si esibirà, accompagnato dai primi ballerini della Scala, sulle coreografie del celebre danzatore russo Rudolf Nureyev.