La morta di Diego Armando Maradona continua a sollevare numerosi dubbi. Procura al lavoro, la polizia federale argentina procede con le perquisizioni
Diego Armando Maradona è scomparso mercoledì scorso; quasi una settimana senza il Pibe de Oro, il più grande calciatore di tutti i tempi, elogiato ed omaggiato a più riprese ed a tutte le latitudini, non solo dal mondo del calcio. La sua morte, però, è ancora tutta da chiarire e sono tanti i punti all’oscuro ancora da chiarire.
In Argentina la Procura di San Isidro, cittadina argentina nella provincia di Buenos Aires, ha aperto un fascicolo; l’inchiesta affidata alla Polizia Federale dello Stato. Ci sono, infatti, da chiarire tutte le circostanze legate alla morta del campione argentino.
Via quindi alle perquisizioni; in Procura è stato ascoltato Leopoldo Luque, il medico personale del 60enne, accusato di omicidio dopo le dichiarazioni delle figlie Dalma, Giannina e Jana. Perquisizioni sono state effettuate anche nello studio e presso l’abitazione privata della psichiatra incaricata della salute mentale dell’ex numero 10 del Napoli.
Agustina Cosachov, quindi, sotto indagine, perché l’obiettivo è analizzare come sia stato curato Maradona, anche dal punto di vista psichico. la Procura lavora per capire se siano state eseguite al meglio tutte le disposizioni dopo l’intervento alla testa effettuato presso la Clinica Olivos.
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Cosachov, dopo l’operazione chirurgica per l’edema cerebrale, aveva dato disposizioni ben precise all’entourage di Diego. Il verbale è stato reso pubblico venerdì scorso. Infermiera presente costantemente, 24 ore su 24 in grado di poter aiutare l’argentino.
Ed ovviamente, dopo le dimissioni, Maradona avrebbe dovuto risiedere in una struttura attrezzata per l’assistenza sanitaria. Nulla di tutto questo pare sia stato fatto, tanto che recentemente, interrogate, due infermiere hanno ammesso di aver mentito sotto precisa richiesta.
La situazione di Luque, intanto, è sempre più nebulosa; recentemente è infatti emerso un dialogo – pare attraverso Whatsapp – tra le figlie di Diego Maradona, Dalma, Giannina e Jana, lo psicologo Carlos Diaz e la stessa psichiatra Cosachov.
Il gruppo metteva in dubbio le qualità di Luque, con le figlie decise alla ricerca di un altro medico che potesse controllare il padre. Non c’è stato tempo, purtroppo.