I risultati della sperimentazione del vaccino anti-covid, Moderna potrebbero non trovare riscontri con la realtà dichiarata: lo studio nel dettaglio
Mentre ci avviciniamo alla fine di un anno tragico, segnato dalla pandemia da Covid-19, la popolazione mondiale può aggrapparsi alla sperimentazione scientifica di un vaccino. Dopo l’annuncio di Biden, come nuovo ministro degli USA e della Casa Bianca è “scoppiato” il toto antidoto per la malattia in corso.
Molte realtà scientifiche aziendali sono venute allo scoperto con la prosuzione di un vaccino. Prima la Pfizer BioNtech, poi la Moderna hanno conquistato il podio delle speranze per tutti coloro che ritengono opportuno sottoporsi all’iniezione.
Tuttavia i dati della sperimentazione dopo le prime due fasi di verifica dell’effettiva efficacia del vaccino hanno rivelato in pubblico un dato molto confortante: ovvero il 100% di affidabilità contro il nemico virulento. La società di bioteconologie statunitense però mette tutti in guardia e invita gli scienziati a riguardare i dati confortanti di pubblicazione
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Vaccino Covid, lo studio che sovverte l’efficacia
La Fase 3 del vaccino “Moderna” è stata portata al termine, mentre immediatamente dopo arriva la notizia della “super” efficacia dell’antidoto anti Covid. Lo studio approfondito della società scientifica di Biotecnologie USA non ha convinto gli addetti che hanno chiesto un approfondimento nei dettagli sui parametri di conduzione della sperimentazione.
La stessa aveva coinvolto ben 30 mila persone tra malati cronici, diabetici, pazienti con patologie pregresse e individui sani. Il riscontro dei dati ha individuato il 100% dell’efficacia, solo dopo aver sperimentato che il 5,9% si riferisce ai pazienti con forme gravi di malattia.
Quindi il vaccino in realtà avrebbe un “range” di affidabilità antiinfettiva pari al 94,1%. Ma anche quì c’è un però! Qualche addetto alla verifica storce il naso e invita ad una revisione “globale” del vaccino “Moderna”. In attesa di una riunione ufficiale tra le parti interessate, lo studio USA ha appurato che dopo la somministrazione del liquido vaccinale, non c’è alcun dato di riscontro sulla protezione dall’infezione.
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La conclusione dello studio è la seguente: coloro che si sottopongono all’iniezione intramuscolare del vaccino “Moderna” avranno l’effettivo 94,1% di efficacia nel NON contrarre il Covid e dunque manifestare i sintomi. Ma ciò non toglie che un individuo vaccinato non sia esente dal contrarre l’infezione e dunque etichettato come un soggetto potenzialmente infetto!