Una delle morti più piante, commemorate ma anche controverse del mondo del calcio, ma non solo. La scomparsa di Maradona ha unito molti sotto il nome di Diego, ma non sono mancate le spaccature tra l’opinione pubblica. Maradona jr contro Cruciani e Parenzo.
Una personalità, e una persona, che spaccava in due l’opinione pubblica quando era in vita, sia sul campo da gioco che fuori dal rettangolo verde. Non poteva essere altrimenti anche con la sua scomparsa: la morte di Maradona ha simbolicamente unito gran parte del mondo del calcio, ma non solo, dall’Argentina sino all’Italia, paese di origine e di adozione del numero 10 albiceleste. Sia a Buenos Aires che a Napoli, le sue due città, per giorni si è commemorato il ricordo del Pibe de Oro con vere e proprie processioni di tifosi con la maglia numero 10 indossata.
E mentre in Argentina iniziano le battaglie legali tra i parenti per spartirsi l’eredità, e proseguono le indagini per chiarire i troppi punti oscuri della morte di Maradona, in Italia non sono passate inascoltate le parole di Cruciani e Parenzo proprio sull’ex dies argentino. Dichiarazioni controverse che hanno scatenato l’ira di Diego Armando Maradona jr.
In una delle ultime dirette del programma radiofonico La Zanzara, notoriamente sopra le righe per toni usati e temi trattati, Cruciani e Parenzo hanno usato parole non proprio di sconforto per la morte di Maradona, anzi. “In Argentina hanno fatto tre giorni di lutto nazionale, non si può piangere per un cocainomane“, le loro parole al centro della polemica.
Via Instagram, attraverso una storia, ha risposto al duo de La Zanzara Diego Armando Maradona jr, figlio riconosciuto solamente qualche anno fa, che si è sfogato contro i conduttori radiofonici. “Giuseppe Cruciani e David Parenzo pregate di non incontrarmi nei corridoi di Mediaset!” le parole al veleno dell’uomo, ora a Napoli e impossibilitato di andare in Argentina a salutare suo padre.
Qualche minuto dopo un aggiornamento, sempre tramite storie IG, del figlio del Pibe de Oro. “Ho ricevuto le scuse di Cruciani e Parenzo“.
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