Un funerale bloccato che non può essere celebrato: il motivo è davvero incredibile. Nella bara c’è la salma di un altro, scambiato il defunto
Un funerale bloccato, che “non s’ha da fare” prendendo in prestito alcuni versi de “I promessi sposi” di Manzoni. L’estremo saluto che non può essere dato, ma il motivo è decisamente incredibile. Nella bara non c’è il morto giusto, di fatto è presente la salma sbagliata.
E’ capitato a Pratola Peligna, provincia de L’Aquila, in Abruzzo. Uno shock davvero incredibile quello capitato ai familiari di Aldo Di Simone, un 60enne deceduto per Covid nel reparto di Cardiologia di Sulmona. Virus contratto nel nosocomio, considerato come l’uomo fosse negativo al momento del suo ingresso in ospedale.
Ovviamente sono intervenuti i carabinieri sul luogo chiamati, naturalmente, dai familiari del defunto; a quanto pare, lo sfortunato 60enne non riesce a trovare pace nemmeno da morto. I militari hanno subito fermato la tumulazione al cimitero della salma e sono già iniziate le indagini.
La salma di Aldo Di Simone, come riporta Il Messaggero, è stata scambiata con quella di un altro deceduto per Covid all’ospedale di Pescara. Un grave errore commesso nel nosocomio del capoluogo abruzzese al momento della chiusura e consegna delle bare ai familiari.
I due deceduti, infatti, hanno perso la vita a causa del Coronavirus e, come protocollo vuole, ai familiari è consegnata la bara già chiusa per motivi sanitari. I militari dovranno ora risalire alle responsabilità e procedere con l’accertamento delle responsabilità, considerato come sia un reato penale.