La ministra Azzolina torna a parlare della problematica legata alla scuola, ospite da Barbara D’Urso su Canale 5: anche la domenica in mezzo alla discussione.
Tanti sono i settori che stanno riaprendo gradualmente. Se è un rischio o meno lo dirà solamente il tempo e la buona condotta dei cittadini, oltre che un duro intervento dello Stato. Intanto alcune regioni sono passate dalla zona rossa a quella arancione, mentre altre da quella arancione a quella gialla. Insomma, nessuna che ha cambiato il “colore” in peggio, ma solamente in meglio.
Tutto questo ha fatto sì che il dibattito su alcuni tempi si riaccendesse di colpo. E non poteva mancare il settore della scuola. Proprio per questo motivo è intervenuta, nuovamente, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Quest’ultima è stata ospite al programma Live – Non è la D’Urso condotto proprio da Barbara D’Urso su Canale 5. Non è mancata una frecciatina al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
A scuola di domenica: Lucia Azzolina non la vede di “buon occhio”
Sulla scuola se ne sono dette tante, alcune volte anche troppe e fuori luogo. Per rimettere tutti sugli attenti ci pensa la stessa ministra Azzolina che interviene nel programma condotto da Barbara D’Urso su Canale 5. La ministra afferma con forza: “Se riaprono gradualmente alcuni settori produttivi del nostro Paese, anche la scuola deve fare lo stesso percorso. Ricordo che l’ambiente scolastico è uno dei primi a formare le donne e gli uomini del futuro. Quando parliamo di riaperture dobbiamo considerare anche la scuola”.
Il “grido” della Azzolina è quello di non lasciare per ultime le scuole, anzi, di pensarle, come mai, forse, è stato fatto prima, per prime. Per quanto riguarda la proposta di riaprirle anche la domenica è molto dura: “È stata un’idea pensata per dare “respiro” alla scuola stessa. Ma non è assolutamente una strada percorribile, mal digerita, fin dalle prime voci, sia dalle famiglie che dagli studenti stessi”.
In ultimo risponde alla frecciatina del presidente campano Vincenzo De Luca: “Non voglio fare polemica con lui in questo momento storico. Ma ricordo che la Campania è l’unica regione d’Europa ad avere, di fatto, le scuole chiuse praticamente da marzo. I bambini campani non hanno gli stessi diritti di quelli del resto d’Italia”.