Donald Trump, sconfitto alle elezioni presidenziali dello scorso 3 novembre, torna in TV e denuncia brogli elettorali: “Non mi arrendo”.
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America hanno tenuto il mondo intero con il fiato sospeso. Dopo numerosi giorni, necessari a scrutinare i voti anticipati arrivati per posta, il verdetto delle urne ha premiato il candidato democratico Joe Biden. Il presidente uscente Donald Trump però non ci sta. Sin dai primi momenti dopo la “chiamata” della vittoria di Joe Biden infatti il tycoon ha denunciato presunti brogli, annunciando azioni legali.
Al centro delle polemiche c’è lo scrutinio dei voti postali in Stati cruciali per l’esito delle elezioni, come Pennsylvania e Georgia. Oggi Trump torna a parlare in TV, più precisamente su Fox News, continuando a sostenere che i democratici abbiano truccato le elezioni. Il presidente uscente ha attaccato anche i Tribunali statali che, al momento, hanno respinto tutte le sue cause perché non ci sono prove.
Il candidato repubblicano non usa certo mezzi termini, definendo queste elezioni come “le più truccate della storia”. In assenza di prove giudiziarie, tuttavia, le accuse dell’ormai ex presidente rimangono solo teorie. In ogni caso queste elezioni hanno comunque fissato un record: l’affluenza alle urne è stata la più alta dal 1900, quando il 73% degli americani andò a votare.
Trump torna in tv ma non cambia rotta: “Sono state le elezioni più truccate della storia” https://t.co/0LNGEudOcS
— L’HuffPost (@HuffPostItalia) November 29, 2020
Trump sul risultato delle elezioni: “Difficile andare alla Corte Suprema”
L’offensiva di Donald Trump contro il risultato delle elezioni americane, che hanno premiato il candidato democratico Joe Biden, potrebbe andare avanti ancora per settimane. Nonostante la determinazione nel ribaltare il risultato delle urne, però, anche il presidente uscente sembra vedere nel ricorso alla Corte Suprema un muro insormontabile.
Negli Stati Uniti infatti la Corte Suprema non ha l’0bbligo di prendere in esame ogni causa. Vista la delicatezza di questa questione, quindi, la paura riconosciuta anche da Trump è che la Corte preferisca non schierarsi. Si tratta della prima ammissione di debolezza fatta dal tycoon dopo la sconfitta alle urne. Per ogni risultato definitivo dovremo comunque aspettare il 14 dicembre, quando il Collegio Elettorale si riunirà al Campidoglio per ratificare l’elezione.