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Il Covid abbatte le tredicesime: 3 miliardi in meno, chi sarà colpito

Published by
Giancarlo Spinazzola

Il Covid colpisce sempre più duramente le famiglie: oltre alla pandemia, anche la crisi economica. E le tredicesime saranno più leggere

Busta paga(Pixabay)

La pandemia da Covid ha provocato migliaia di morti in tutto il mondo ma non solo; al di là della grave situazione sanitaria nei Paesi del Globo, il Sars-Cov-2 ha creato una vera e propria crisi economica. Nazioni in recessione e abbattimento dei consumi che hanno provocato una situazione davvero difficile.

In Italia, il lockdown di marzo è stato disastroso e quello parziale di novembre ha inferto il colpo decisivo a quegli esercizi commerciali giù duramente provati. Il Decreto Ristori e gli aiuti del governo hanno dato solo una piccola boccata d’ossigeno, non sufficiente al momento.

E non se la passano meglio i dipendenti, perché secondo i dati della Cgia di Mestre anche le tredicesime saranno più leggere in questo 2020. Saranno erogate, queste, a partire dalla prossima settimana sui conti correnti dei dipendenti pubblici e privati; secondo le analisi saranno 30 i miliardi di euro versati, tre in meno rispetto a 12 mesi fa.

Covid, tredicesime più leggere: il motivo

euro (Pixabay)

Le tredicesime, come detto, saranno più leggere in un 2020 completamente da dimenticare. Il motivo? Semplice. Molti lavoratori, come spiega Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio Studi della Cgia, ha svelato come siano in cassa integrazione circa 6,6 milioni di lavoratori.

Una situazione, questa, che non ha permesso ai lavoratori di maturare il rateo mensile che va a “gonfiare” la 13ma. Un disavanzo di ben 100 euro per ogni mese di cassa integrazione. Una situazione allarmante per la Cgia che lancia l’allarme in vista delle festività, per un calo degli acquisti fino al 15%, per un totale da 1 a 1,5 miliardi di euro in meno.

banconote euro (Getty Images)

Una situazione che rischia di dissanguare le piccole botteghe, già soffocate dal commercio online. E l’Italia rischia sempre di più la deflazione, iniziata a partire dallo scorso maggio con negativo l’indice dei prezzi al consumo. La contrazione dei prezzi dei servizi e dei beni è progressiva e la famiglie spendono sempre meno.

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Giancarlo Spinazzola