Il fatto risale a qualche giorno fa ma il provvedimento contro i tre poliziotti che hanno pestato il produttore musicale Michel Zecler è delle ultime ore: sospesi, chiesto il licenziamento.
Sabato scorso la notizia che ha scosso tutta la comunità nera di Parigi, ma non solo. Un gruppo di tre poliziotti si è reso protagonista di un pestaggio ai danni di un produttore musicale di colore che risiede e lavora proprio nella capitale francese. Se non ci fossero state le telecamere di sorveglianza a riprendere il tutto il fatto sarebbe passato forse sotto traccia, con la vittima della violenza che probabilmente ora sarebbe in carcere, accusato di reati come resistenza a pubblico ufficiale e uso di stupefacenti (come da testimonianza degli agenti).
Invece a “scagionare” il produttore musicale francese Michel Zecler sono state le riprese delle telecamere di sorveglianza situate nel suo studio di registrazione, presso il diciassettesimo arrondissement della città. Il video del pestaggio è diventato virale in poche ore e sul web ha sdegnato l’opinione pubblica, scagliatasi contro i tre poliziotti che si sono resi protagonisti della violenza.
Poliziotti pestano produttore musicale, il video
Fatto sta che i tre agenti sono stati sospesi, incastrati dalle registrazioni delle telecamere a circuito chiusi presenti nel palazzo dove è avvenuto il pestaggio. Zecler è vittima di calci e manganellate per quasi quindici minuti e, nonostante lui nemmeno reagisca, la furia dei poliziotti non accenna a placarsi. Ma da cosa è scaturito il tutto? Gli agenti avevano “beccato” il produttore musicale fuori dal suo ufficio senza la mascherina e, di fronte alla “fuga” dell’uomo nello studio di registrazione, decidono di seguirlo e riempirlo di botte, condite anche da insulti razziali.
Merci à ceux qui ont partagé et rendu visible l’histoire de Michel. Nous lui souhaitons un prompt rétablissement. https://t.co/MdySKCIpQp
— Loopsider (@Loopsidernews) November 26, 2020
“Se non ci fossero state le immagini della videosorveglianza ora sarei in carcere” ha detto la vittima del pestaggio. Stando al primo racconto degli agenti Zecler avrebbe reagito alla perquisizione, cercando di sottrarre la pistola a uno di loro. Fatto smentito dalle riprese delle telecamere. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha deciso di sospendere i tre poliziotti.