Un vertice di governo tra quattro ministri sembra spingere verso un “Natale blindato”: filtrano tutte le possibili restrizioni per limitare la diffusione del Covid.
Le feste natalizie si stanno avvicinando, e con esse arriva in moltissimi casi il desiderio di riunirsi in famiglia per trascorrere insieme questi giorni. La pandemia di coronavirus però potrebbe mettere i bastoni tra le ruote ai tradizionali cenoni natalizi. Infatti un vertice di governo tra i ministri Roberto Speranza (Salute), Teresa Bellanova (Agricoltura), Alfonso Bonafede (Giustizia) e Dario Franceschini (Beni Culturali) sembra spingere verso un “Natale blindato”.
La decisione serve ad evitare di replicare l’errore fatto in estate, quando le aperture troppo precoci hanno causato una nuova impennata di contagi. Con ogni probabilità, secondo le indiscrezioni filtrate dal meeting dei ministri, si va verso una limitazione degli spostamenti tra regioni. L’unica eccezione prevista, oltre a quelle già inserite nei DPCM, potrebbe essere per i figli che raggiungono i genitori anziani che vivono da soli. Niente cenoni però: la delega sarebbe limitata ad un figlio per famiglia.
Un altro tema complesso è quello del coprifuoco. Il ministro della Salute Speranza ha già espresso la sua contrarietà ad un allargamento del coprifuoco per la messa della Vigilia. Anzi, la direzione potrebbe essere quella di stringere ulteriormente anticipandolo alle 21 per disincentivare i cenoni.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in queste ore si sta coordinando con i capi di governo di Francia, Germania e Spagna per ottenere regole comuni sul Natale ai tempi del Covid. Il paese che maggiormente mette a rischio la tenuta di questo progetto è l’Austria, che progetta di riaprire gli impianti sciistici alpini nei prossimi giorni.
Dal Parlamento Europeo potrebbero arrivare delle raccomandazioni per i paesi membri, ma difficilmente arriveranno delle normative molto stringenti. Per questo motivo i paesi confinanti con l’Austria hanno deciso di lavorare indipendentemente. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare una bozza di piano comune di vaccinazione contro il virus Sars-CoV-2, chiesto a gran voce da molti paesi dell’UE.