Covid – Si avvicina il Natale e, con lui, anche un ritorno di massa di molti fuori sede (studenti e lavoratori) nelle proprie città. L’avviso di Sileri: “Natale in famiglia, pericoloso“.
Tutti gli anni il periodo natalizio è il più atteso dalle famiglie di ragazzi fuori sede, siano essi studenti o lavoratori, che per l’occasione ritornano nelle rispettive città per riabbracciare i parenti. Ogni volta un contro esodo di massa di milioni di persone che decidono di trascorrere le feste in famiglia, tornando nelle proprie case magari dopo mesi di assenza. Un’assenza quest’anno prolungatasi anche a causa dell’emergenza Covid, ma che potrebbe essere interrotta con l’arrivo del Natale.
I pericoli però quest’anno sono molti e l’avviso del viceministro della Salute Sileri mette in guardia tutti.
Covid, Natale a rischio: l’avvertimento di Sileri
A mettere in guardia dal pericolo del rientro di milioni di ragazzi, ragazze, donne e uomini fuori sede è il vice ministro della Salute Sileri. Il “secondo” di Speranza lancia l’allarme, affermando come in questo momento un “contro esodo” così massiccio potrebbe essere rischioso per molte famiglie italiane. Intervistato alla trasmissione “Un giorno da Pecora” su Rai Radio 1, Sileri si è sbilanciato ammettendo come quest’anno il Natale, e tutto il periodo delle festività, dovrebbe essere trascorso tra le mura domestiche “con chi già si convive“.
“È pericoloso“, afferma Sileri, che i fuori sede tornino nelle rispettive città per passare il Natale in famiglia. Sul numero massimo previsto per sedersi a tavola Sileri non si sbilancia, prende tempo, e afferma come tutto dipenderà dai dati che emergeranno dai bollettini dei prossimi giorni. “Sembra che sia di 6 persone – afferma il vice ministro – ma aspetterei ancora un po’ di tempo”. Sileri ha comunque sposato la linea “low profile” adottata fino a oggi dal Governo e dal Premier Conte, quella cioè di una Natale che possa essere quanto più sobrio possibile e contenuto nei festeggiamenti.
Molto, di certo, dipenderà dal buonsenso dei cittadini.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Covid e Natale, le ultime