Dopo anni rinchiuso in uno zoo, un elefante cade in depressione. Grazie a Frank Sinatra, adesso può finalmente viaggiare libero.
Questa è la storia di un elefante, Kaavan, rinchiuso in uno zoo in Pakistan per circa 35 anni. L’isolamento gli ha provocato severi danni dovuti all’alimentazione e alle condizioni in cui viveva che lo hanno portato alla depressione. Fortunatamente grazie a mobilitazioni internazionali la storia di Kaavan ha preso una piega diversa. Gli animalisti hanno vinto la loro battaglia e sono riusciti a liberale l’elefante dalla reclusione.
Dopo l’inferno vissuto nello zoo, lo aspettava una bellissima riserva naturale. Purtroppo le sua condizioni non gli permettevano di essere liberato immediatamente, ma bisognava curare prima la depressione. Stando a quanto viene riportato, pare che l’elefante debba ringraziare Frank Sinatra se oggi è libero di scorrazzare nella riserva naturale.
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Frank Sinatra aiuta Kaavan a superare la depressione
Kaavan si trovava nello zoo di Islamabad, in Pakistan, ma grazie alle battaglie e alle infinte lotte degli ambientalisti che non hanno mollato un attimo la presa, sarà finalmente liberato. L’elefante andrà in una riserva naturale in Cambogia, chiamata Santuario della vita silvestre. Ovviamente è stato necessario curare prima tutti i problemi di salute dell’animale, tra cui anche la depressione che non gli avrebbe permesso di affrontare un viaggio così lungo.
Pare che l’elefante sia stato guarito da Frank Sinatra. Il veterinario Amir Khalil: ha spiegato che hanno provato una tecnica molto particolare chiamata musicoterapia. Tra tutte le canzoni che hanno proposto a Kaavan, quelle che hanno avuto più successo a livello di terapia è stata My Way di Sinatra. Pare che l’elefante si sia ricucito a tranquillizzare e calmare soltanto ascoltando quella canzone. Scherzando il veterinario ha dichiarato che Kaavan ha, infatti, ottimi gusti musicali. La musicoterapia è stato il metodo che ha ottenuto maggiori frutti nonostante gli altri adottati fossero stati recepiti bene dall’animale.