Clamoroso quello che rivela un sondaggio sul vaccino che sarà somministrato per combattere il Covid. Molti si dicono contrari all’assunzione dello stesso vaccino.
Che ci sarebbero state voci contrastanti sull’assunzione del vaccino per combattere il Covid era fuori dubbio. Sembra assurdo dirlo, ma visto l’andamento della comunicazione dei cittadini in questo periodo, soprattutto sui social, c’era da aspettarselo. Certo, alcuni dei vari sondaggi sfiorano davvero il clamoroso.
Uno di questi è quello portato avanti dall’agenzia di ricerche Swg la quale rileva che il 44% del campione, del sondaggio stesso, si è detto favorevole a vaccinarsi. Un dato apparentemente significativo, se, però, non si andrebbe a scavare fino in fondo. Dall’altra parte abbiamo un 37% di italiani che si dice contrario alla vaccinazione, in aumento del 3% rispetto allo scorso 13 novembre, e cioè in meno di due settimane. Altro dato significativo è sulla risposta “non saprei”, espressa dal restante 19%, Tra i contrari al vaccino, abbiamo un 26% disposto a farlo solo se reso obbligatorio, mentre il restante 11% rimane del tutto contrario.
Un altro sondaggio arriva anche dall’agenzia Tecnè che evidenza un altro fattore. Secondo questa società il 12% degli italiani non ha fiducia nei vaccini obbligatori in generale. Tra le persone che non hanno fiducia un 15% è compreso nella fascia d’età 18-34 anni, mentre il 13% comprende la fascia tra i 35 e i 44 anni. Quindi, soprattutto i più giovani non evidenziano una fiducia nei confronti del progresso scientifico. Un dato che deve iniziare a far riflettere, in piena seconda ondata da coronavirus.
Nelle ultime ore è arrivata anche una stima da parte del Governo in relazione alla questione del vaccino. A prendere parola è stato Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. Quest’ultimo ha rilasciato le seguente dichiarazioni: “Il Governo, dagli ultimi studi, stima che ci debba essere un punto di somministrazione e, forse, di conservazione, del vaccino stesso, ogni 20-30 mila cittadini. Tutto ciò deve essere considerato se scegliamo di “operare” in tempi rapidi”.