Ragazzo arabo di 19 anni insulta e offende un gruppo di trans, ‘Non siete vere donne’, in preda alla rabbia ed ubriache loro lo hanno picchiato
La vicenda si è svolta a Londra nel 2018, un 19enne arabo è stato picchiato con violenza da un gruppo di trans ubriache fuori da una stazione della metropolitana. Il motivo? Aveva detto loro che non erano donne vere perché non hanno la vagina.
Tylah Jo Bryan, Hannah Bryan, Tamsin Lush e Amarnih Lewis-Daniel sono le trans che hanno picchiato il 19enne, hanno tutte meno di 30 anni. Queste si sono dichiarate colpevoli. Il PM ha fatto sapere che Al Shaheeb, il ragazzo picchiato dal gruppo di trans, non ha né collaborato né rilasciato alcuna dichiarazione dopo essere stato aggredito.
Il PM ha anche detto che durante l’interrogatorio una delle trans, Hannah Bryan, aveva rivelato che il 19enne l’aveva chiamata “caz*one nero”. Le aveva poi detto che non era una vera donna perché per esserlo doveva avere la vagina. Dopo le offese del ragazzo il gruppo di trans è andato su tutte le furie e ha iniziato a picchiarlo. Quando il ragazzo è caduto a terra, loro hanno continuato a picchiarlo.
Le trans che hanno picchiato il 19enne arabo si sono dichiarate colpevoli
Stando a quanto detto da Jacinta Stringer, il PM, Hannah Bryan ha provato a separarli quando ha visto che lo stavano picchiando. Però è stata anche vista mentre dava calci al ragazzo. In seguito all’aggressione, il 19enne è stato portato in ospedale per ricevere le cure necessarie, ha riportato un occhio nero e gravi escoriazioni.
Il giudice ha riconosciuto che se il 19enne non le avesse offese il gruppo di trans non lo avrebbe picchiato. Ha però aggiunto: “anche se siete stati oggetto di abusi transfobici e razziali, siete andati troppo oltre”. La vicenda si è conclusa con la concessione della liberazione condizionale di due anni per Hannah Bryan. Le tre che lo hanno picchiato sono state invece condannate a sei mesi di coprifuoco dalle 21.00 al 07.00. Daniel-Lewis dovrà seguire un percorso di riabilitazione, dovrà anche imparare a gestire la rabbia.