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Cronaca

Caso Genovese, parla la vittima: “Avevo paura di morire”

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Rossella Boccanfuso

Arrivano le prime parole della vittima che ha iniziato il caso genovese denunciano l’imprenditore. A Live non è la D’Urso è stato fatto sentire l’audio testimonianza. 

Live non è la D’Urso (Fonte screen-shot)

Ieri sera, durante la diretta del programma condotto da Barbara D’Urso è stato affrontato un tema molto delicato. La conduttrice ha parlato del caso Genovese e ha fatto sentire al pubblico in studio e a casa l’audio testimonianza della vittima. Non sono state parole semplici da ascoltare né tantomeno da digerire. La 18enne ha dichiarato che dopo la sua denuncia ai danni dell’imprenditore molte cose sono cambiate. In seguito all’arresto sostiene che i suoi ricordi si siano schiariti e che adesso la sua memoria sia più limpida tanto da essere in grado di ricordare più particolari.

Il caso Genovese è un caso che ha fatto rabbrividire l’intera Italia. Una ragazza appena maggiorenne che ha dovuto subire violenze e torture ripetutamente, ma che è riuscita a trovare la forza per denunciare il suo aguzzino. Quello che fa più male è il racconto della storia, infatti Alberto Genovese viene descritto come un uomo brillante e talentuoso, imprenditore di grande successo, come se ciò potesse rendere meno credibili o meno gravi le accuse che gli sono state rivolte.

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La giovane donna dichiara: “Manca tanta sensibilità sull’argomento”

Live non è la D’Urso (Fonte screen-shot)

Nel programma più controverso e discusso, Live non è la D’Urso, è stato fatto ascoltare l’audio della testimonianza della giovane donna che ha avuto la forza di denunciare Alberto Genovese. La 18enne ha affermato che frequentava Terrazza Sentimento per partecipare alle feste e quell’ambiente non lo aveva mai considerato pericolo né viscido. Non aveva mai avuto paura, ma quella sera, quel 7 Novembre è cambiato tutto.

Inoltre, la ragazza ha ammesso che l’attenzione mediatica è davvero insistente e molto spesso manca la sensibilità necessaria per affrontare argomenti del genere. ” Mi sono vista dipinta in tanti modi” ha confessato la giovane donna sostenendo che in nessun caso andrebbe giustificato quello che ha vissuto. “In questo momento chiederei un po’ di umanità a tutti” questo è stato il suo appello ed infine ha aggiunto di essere in cura da una serie di medici, psicologi e psichiatri per affrontare lo step successivo.

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Rossella Boccanfuso