Ritrovati a Pompei due corpi integri, durante gli scavi a Civita Giuliana. Nelle foto pubblicate dal parco archeologico il gesso dei corpi dei due uomini
Altro straordinario ritrovamento a Pompei. Dopo quasi 2000 anni infatti, continuano le incredibili scoperte dei cittadini rimasti uccisi dalla famosa eruzione del Vesuvio. Data la particolarità dell’evento, e le condizioni della tragica morte che ha colpito i pompeiani, moltissimi corpi ritrovati presentano aspetti molto “affascinanti”.
La “nube ardente”, abbattutasi sulla città nel 79 d.c., non lasciò infatti alcuna via di fuga ai poveri cittadini, morti e conservati come statue in qualsiasi posizione. Chi in preda alla fuga, chi nel sonno, la macabra e affascinante al tempo stesso caratteristica delle vittime di Pompei infatti, risiede proprio in quelle forme assunte dai cittadini della città romana, nel loro ultimo istante di vita. Ultimo ritrovamento in ordine cronologico, due uomini, probabilmente un signore e il suo schiavo. Entusiasta il direttore Massimo Osanna: “Scoperta eccezionale”, ha dichiarato all’Ansa.
La colata di gesso all’interno del calco del corpo, creatosi con la cenere dell’eruzione, ha permesso fin dal 1800 di ridare forma delle vittime sia umane che animali. Recentemente, sempre grazie a questo sistema, sono stati rinvenuti i corpi di due cavalli. Inizialmente, i calchi formati dalla cenere proveniente dall’eruzione, una volta rotti per risalire allo scheletro venivano distrutti.
Nel 1860 si intuì però che con una colata di gesso all’interno della traccia lasciata dalle decomposizioni organiche, si sarebbe potuto ricreare il calco del corpo. Grazie a questa tecnica è stato possibile oggi, a distanza di 150 anni, rinvenire i corpi di due uomini. Solo attraverso gli scavi successivi, come ha sottolineato lo stesso Osanna, si potrà affermare chi erano veramente, dove fossero diretti e che ruoli rappresentassero nella tenuta dove sono stati trovati.
Le immagini condivise dal profilo Instagram del parco archeologico