Bisognerà attendere ancora per conoscere la sentenza del processo che vede protagonista il figlio di Beppe Grillo. Ciro è stato accusato di violenza: rinviato a giudizio.
Continua la battaglia legale del figlio di Beppe Grillo. Ciro si sta difendendo dall’accusa di violenza di gruppo sporta da una ragazza che, nell’estate del 2019, sarebbe stata stuprata dal giovane e da alcuni suoi amici in una villa in Sardegna. Bisogna tornare indietro di quasi un anno e mezzo, quando nel luglio del 2019 una ragazza, ritrovatasi dopo una serata al Billionaire nella villa del figlio di Beppe Grillo (accompagnato da alcuni suoi amici) sarebbe stata violentata dal gruppo di ragazzi.
Tornata a Milano la giovane diciannovenne ha denunciato il fatto alle autorità competenti che, subito, si sono messe al lavoro per approfondire la vicenda. Ciro Grillo, assieme gli amici, è stato formalmente accusato di violenza sessuale in concorso. Le indagini si sono appena concluse e la Procura sarebbe pronta a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti degli accusati.
La denuncia è avvenuta nel settembre del 2019, dopo che la vittima dopo giorni di silenzio decise di confessare quanto avvenuto in Sardegna. La giovane si sarebbe ritrovata nella villa sarda del figlio di Grillo e, dopo una spaghettata, avrebbe ricevuto delle avances esplicite da parte di uno dei ragazzi presenti. Al suo rifiuto sarebbe partita la violenza di gruppo.
Gli altri ragazzi indagati sono Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Stando alle ricostruzioni nella villa sarebbero state consumate grandi quantità di alcool e droga, prima che si consumasse lo stupro ai danni della giovane. Ora per tutti il rinvio a giudizio dopo la chiusura delle indagini con l’esame di materiali video e foto che risalirebbero proprio a quella notte.
È stata interrogata sulla vicenda anche la moglie di Beppe Grillo, che mentre si consumava il presunto stupro era stava nell’appartamento non distante da dove si trovavano i giovani.