In Calabria ancora bufera. Il senatore Morra attacca: “Jole Santelli era malata, ognuno ha ciò che si merita”. Opposizione imbufalita
Non c’è pace in Calabria, una Regione sotto la luce dei riflettori già da qualche settimana ormai. Tiene banco ancora la questione commissario alla Sanità, dopo i tre andati via nel giro di meno di un mese, tra revoche degli incarichi e dimissioni prima ancora di iniziare.
Il governo lavora per regalare un minimo di stabilità alla Regione ma le polemiche continuano. E come se non bastasse, a mettere il carico ci pensano anche improbabili politici che farebbero bene a pensare ad altro. E’ il caso di Nicola Morra, il presidente della Commissione Antimafia, senatore M5S, che a Radio Capital non le ha mandate a dire.
Ha colpito tutti il senatore, nessuno escluso, nemmeno la sfortunata Jole Santelli, la defunta Presidente della Regione, scomparsa per un cancro. “Ognuno sia responsabile delle proprie scelte” le sue parole riferite chiaramente ai calabresi che l’hanno votata alle ultime elezioni regionali.
“Era risaputo fosse una malata oncologica grave Jole Santelli. L’ho sempre rispettata ma c’era un abisso dal punto di vista politico” le sue dichiarazioni prima di affondare ulteriormente il colpo. “Questa è la democrazia, però”. Morra, poi, ha detto la sua anche su Tallini, agli arresti domiciliari.
Calabria, l’opposizione insorge
“E’ stato il più votato a Catanzaro, forse in tutta la Calabria” il riferimento a Tallini. “Ognuno si merita la classe politica che ha” la sua chiosa che ha creato numerose polemiche all’interno dell’opposizione. Il leader della Lega Salvini ha attaccato duramente Nicola Morra, definendo “vomitevoli” le sue parole.
Ancor più dura Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Ha chiesto senza mezzi termini le dimissioni dell’uomo, definendo “indegno”. Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Stella Gelmini, che ha minacciato addirittura di bloccare i lavori della Commissione Antimafia; Licia Ronzulli ha, invece, chiesto ai 5 Stelle di prenderne le distanze.
Nicola Morra, però, è passato al contrattacco dopo la bufera mediatica. Ha accusato l’opposizione di aver strumentalizzato le sue dichiarazioni, con tagli ad arte in un discorso esposto attraverso dati di fatto.