Se quella del caffè sospeso è una bella iniziativa che, dal secondo dopoguerra in avanti, è diventata una tradizione a Napoli, ora nella città campana prende vita anche il “tampone sospeso”.
La tradizione del caffè sospeso non avrebbe bisogno di presentazioni. Un’abitudine solidale che, da Napoli, si è man mano estesa in gran parte d’Italia. Simbolo si solidarietà e fiducia nelle persone, il caffè è “sospeso” quando viene offerto “alla cieca” da un cliente, che in questo modo lascia al bar un espresso che sarà consumato poi da chiunque non possa permetterselo.
Un grande gesto di altruismo che dalle vie di Napoli è diventato una bella usanza anche in altre città dello Stivale e che ha dato “l’esempio” per un altro gesto di solidarietà che ha commosso l’Italia. All’ombra del Vesuvio nasce infatti il “tampone sospeso“: stesso presupposto del caffè, ma invece dell’espresso al bar si lascia pagato e, appunto, in sospeso, un test anti Covid.
Tampone sospeso, solidarietà nella chiesa di Napoli
Effettuare un tampone anti Covid gentilmente pagato da uno sconosciuto? È quello che sta avvenendo in una chiesa di Napoli dove ha preso piede questa solidale e nuova iniziativa. Destinatarie di questo spunto sono persone che non potrebbero permettersi di effettuare il test presso una clinica privata, dove il prezzo si aggira tra le 60 e le 80 euro, e ora grazie al generoso gesto di un benefattore possono sottoporsi al tampone nella chiesa situata nel rione Sanità.
Non solo, due associazioni della città offrono anche la possibilità di effettuare il test anti Covid a un prezzo calmierato e simbolico di 18 euro. Grazie a finanziamenti arrivati anche dall’estero il costo del tampone è diventato sostenibile anche dalla popolazione più povera.
Chi non può permettersi di spendere questa cifra può beneficiare della solidarietà di persone, lasciando pagato un tampone “sospeso” danno la possibilità a chiunque ne abbia bisogno di effettuare il test anti Covid senza spendere un euro.
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