Clamoroso quanto avvenuto in provincia di Bergamo, dove una donna dimessa dall’ospedale ruba un’ambulanza per tornare a casa. Denunciata per furto, la sua giustificazione è folle.
Era stata dimessa da pochi minuti da un ospedale in provincia di Bergamo e, per tornare a casa, non aveva trovato nessun mezzo. Una ragazza ha pensato bene di rubare un’ambulanza parcheggiata poco distante e di guidare il veicolo fino alla sua abitazione. Peccato per lei, però, che il mezzo fosse dotato di un servizio di localizzazione GPS, per questo è risultato particolarmente facile alle forze dell’ordine rintracciare il veicolo sottratto dall’ex paziente del pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio.
Il tutto è avvenuto poco dopo la mezzanotte della scorsa sera: la 23enne dimessa dal pronto soccorso non aveva trovato mezzi per tornare a casa. Di bus non ne passavano e di taxi nemmeno l’ombra. La necessità ha aguzzato fin troppo l’ingegno, tanto che la giovane ha trovato un’ambulanza con le chiavi ancora inserire nel cruscotto e, messasi alla guida del mezzo, si è diretta verso la sua abitazione.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Covid, le ultime sul vaccino: “Meglio di no”
Le forze dell’ordine ci hanno messo relativamente poco a rintracciare la giovane alla guida del veicolo, dotato di localizzazione satellitare. Fermata, è stata denunciata per furto ma a spiazzare gli agenti è stata l’apparente calma con la quale la ragazza di 23 anni si è giustificata. “Non c’erano taxi” ha detto, spiegando alla pattuglia che l’aveva raggiunta sotto casa (ad Arcene, comune vicino a Treviglio) il perché del suo furto.
La giovane ora dovrà difendersi dalle accuse di furto aggravato, in quanto commesso ai danni di un mezzo utilizzato per il soccorso pubblico d’urgenza. Da accertamenti successivi era anche emerso che nel pomeriggio la giovane aveva anche frantumato il parabrezza dell’auto dei suoi vicini a seguito di una lite per futili motivi.