Poco più di un mese al Natale. Un Natale che sarà sicuramente tra i più controversi e “inediti” ma che potrebbe conoscere alcune concessioni da parte del Governo. Per passarlo, almeno, in apparente normalità.
Sin dalle restrizioni contenute ed emanate nell’ultimo Dpcm in molti si sono chiesti se le nuove decise strette volute dal Governo avrebbero, in qualche modo, “rovinato” il Natale. In tanti hanno temuto, e temono, che le festività di fine anno possano essere forzatamente condizionate dall’emergenza Covid, e sta di fatto che sarà sicuramente un Natale diverso da tutti quelli ai quali siamo stati abituati e abbiamo vissuto in passato.
Ma tra le tante restrizioni, divieti e raccomandazioni da parte del Governo, in che modo potremo passare le feste in una quanto maggior possibile normalità? Il nuovo Dpcm che verrà emanato il prossimo 3 dicembre dovrebbe rispondere a tutti questi dubbi.
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Shopping e ristoranti, attesa per il nuovo Dpcm di Natale
Oggi alle ore 16:00 è prevista una riunione video tra Conte, i suoi consiglieri e le Regioni, domani l’Istituto di Sanità emanerà il nuovo report sui livelli di contagio nei vari territori dello Stivale. Dati che saranno decisivi per capire quali saranno le mosse che potrebbe adottare il Governo in vista non solo delle prossime settimane, ma probabilmente anche delle festività. Numeri e report che, inevitabilmente, influiranno sulle misure che saranno contenute nel Dpcm del 3 dicembre.
Con la mappa di pericolosità che a breve, forse già domani, dovrebbe subire l’ennesimo aggiornamento con l’ingresso di Puglia, Basilicata e Liguria tra le regioni rosse l’attenzione e l’attesa sono tutte sul Dpcm che aprirà il mese di dicembre. Quali misure potrà adottare il Governo per salvare (per quanto lecito) il periodo natalizio? Bar e ristoranti sono al centro della discussione: possibile che possa venir ritardato il coprifuoco e, di conseguenza, i locali riescano ad aprire almeno per cena, sempre nel pieno rispetto delle regole base anti contagio.
I governatori regionali, inoltre, potrebbero chiedere che almeno nei fine settimana possano riaprire i centri commerciali, con i negozi che sarebbero anche autorizzati a estendere il loro orario per garantire ingressi contingentati da parte della gente. Sul tavolo anche l’ipotesi di aprire a scaglioni anche le vie dello shopping nelle varie città italiane, per assicurare un controllato flusso di clientela.