Il Covid continua ad essere una grande minaccia in Italia, ma secondo un esperto i dati sulla letaltà non sarebbero veritieri: ecco cosa non ci dicono
Continua la lotta al Coronavirus nel mondo, mentre le ricerche per tentare di sconfiggerlo non si fermano. A far discutere questa volta è uno studio condotto dalla John Hopkins University. Infatti l’università americana stila una classifica che si aggiorna quotidianamente sui contagi, i decessi e le guarigioni dal Covid nel mondo. Secondo questo studio, l’Italia risulterebbe al terzo posto al mondo per letalità da Covid. Dietro ci sono solamente Messico, al primo posto ed Iran al secondo. A commentare tale studio è il professor Alberto Zangrillo, che in un’intervista ad ‘Adkronos’ dichiara che i dati trasmessi non sarebbero veritieri e che non vengono considerati dei dati fondamentali per effettuare tali statistiche.
Covid, l’esperto professor Zangrillo: “Nello studio della letalità non calcolano la longevità in Italia ed altri fattori”
Uno studio della John Hopkins University fa discutere e non poco in Italia, visto che il nostro paese si piazza al terzo posto per mortalità da Covid. Così il professor Alberto Zangrillo interviene sull’argomento. In un’intervista ad Adkronos spiega: “È incredibile come nello studio americano non viene calcolato un dato molto importante, ovvero la longevità in Italia. Nel nostro paese la percentuale di ultrasettantenni è del 17%, contro circa il 10% i Europa”. Poi aggiunge altri due motivi per considerare questo una fake news:”Il secondo motivo è chiaramente dovuto al fatto che durante la prima ondata il numero di contagi è ovviamente sottostimato. Infine il terzo motivo è che i dati trasmessi dalle Regioni subiscono un fisiologico ritardo, che purtroppo rende queste statistiche inopportune”. Dunque la classifica stilata dallo studio americano è definitivamente smentita dal professor Zangrillo.