A Milano scoppia il caos per i vaccini influenzali. I medici tramite mail hanno fatto sapere che le dosi sono esaurite e non sanno quando ci sarà un altro rifornimento.
La Lombardia si trova in un periodo di caos dovuto alla pandemia e alla scarsità di vaccino anti influenza. E’ l’Ats di Milano a comunicarlo tramite una mail ai medici di medicina generale. I vaccini per gli over 65 sono esauriti, ma il problema più grave è che non si conoscono le tempistiche di un nuovo rifornimento. La campagna di vaccini, iniziata ad ottobre, e che avrebbe dovuto garantire il vaccino per tutti si trova ora a fronteggiare una situazione davvero pericolosa. Non solo i vaccini sono terminati, ma non si è riusciti a garantirlo nemmeno alle fasce più deboli.
Nella mail inviata a tutti i medici generali di Milano, si legge chiaramente che tutta la filiera farmaceutica ha una ridottissima quantità di vaccini antinfluenzali per gli over 65. Per gli altri è del tutto esaurita e non si conoscono i tempi di rifornimento. Il Farmaceutico “non può dare ulteriori risposte rispetto a quelle già date” è scritto nel messaggio.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>> Vaccino Covid, l’annuncio di Pfizer: efficacia record
Sulla questione del vaccino antinfluenzale è intervenuta la consigliera del PD Carmela Rozza che ha duramente attaccato Fontana e Gallera. La consigliera ha chiesto chiarezza da parte dei due, soprattutto in un momento critico come quello che stiamo vivendo. Non è possibile che la fascia più debole, quella degli anziani, venga lasciata al proprio destino. I medici non sono dotati degli strumenti e delle dosi per il vaccino e tantissimi anziani sono rimasti senza.
A questo proposito ha voluto fare chiarezza l’Ats di Milano, chiarendo che sono state circa 235.000 dosi di vaccini influenzali ai medici che sono circa 120-130 dosi cadauno da destinare ai propri pazienti over 65. L’avviso inviato dall’Ats è successivo a questa somministrazione, si tratta di un’indicazione ad utilizzare i vaccini consegnati o in consegna, senza ulteriori richieste. I medici, quindi, possono continuare la loro campagna di vaccini.