Minacce di morte per Rocco Casalino – Il portavoce ha concluso il periodo di isolamento domiciliare dopo la positività del suo compagno. Oggi è tornato al lavoro, ma prima la visita in commissariato per sporgere denuncia.
Ha passato una prima parte di novembre non certo semplice, dal punto di vista personale e lavorativo, Rocco Casalino. Il portavoce del Governo e capo ufficio stampa del Movimento 5 Stelle infatti nelle ultime settimane è stato costretto a casa per la positività al Covid del suo compagno. La sua assenza è stata notata dal grande pubblico durante le ultime due conferenze stampa di Giuseppe Conte, quando il Premier ha annunciato le misure dei recenti Dpcm. Oggi per l’ex concorrente del Grande Fratello il ritorno a lavoro a palazzo Chigi; prima però una “visita” in commissariato per una denuncia.
Questa mattina infatti Casalino è stato visto entrare commissariato della Polizia nel cortile di Chigi, dove è rimasto per circa un’ora. Alla base di tutto ci sarebbero delle minacce di morte giunte al portavoce del Governo, tali da portarlo a denunciare il fatto.
A rivelare il motivo del passaggio in commissariato di Casalino sono stati alcuni agenti della polizia postale che, all’Adnkronos, hanno spiegato quanto avvenuto. Il portavoce della maggioranza avrebbe iniziato a ricevere i primi insulti e offese a stampo omofobo (soprattutto sui suoi canali social) sin dalla scorsa primavera. Comportamenti che si sono poi reiterati e aggravati con il tempo, sino a diventare delle vere e proprie minacce di morte.
Già alla fine di ottobre, durante i primi giorni di isolamento, Casalino aveva annunciato che avrebbe sporto denuncia contro tutti coloro che a Varese, in una manifestazione contro il Dpcm, avevano esposto uno striscione omobofo contro di lui.
Le minacce di morte ricevute sono state poi solo l’ultimo tassello di un condannabile puzzle. Casalino ha voluto denunciare presso la polizia postale di Chigi. Le indagini sull’accaduto partiranno quindi quanto prima.
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