Il riso rosso è considerato come il riso integrale perché contiene un alto contenuto di fibre e sali minerali. Come cucinare il riso rosso? Ecco diversi e semplici metodi di cottura
Il riso rosso è un cereale molto diffuso nei paesi orientali. Diffusosi anche in Italia e nel resto d’Europa, questo cereale è considerato come quello integrale perché ricco di sali minerali, fibre, fosforo e magnesio.
Una caratteristica del riso rosso è che non contiene glutine per cui è adatto anche ai celiaci ed è povero di grassi. Ideale anche per chi ha alti livelli di colesterolo e glucosio nel sangue. Vediamo insieme come cucinare questo cereale: i metodi
Esistono semplici metodi per cuocere il riso rosso. Il metodo più semplice è la bollitura. Il rapporto per cuocere un riso perfetto è 1:5 quindi per 50 gr di riso dovete considerare 250 ml di acqua. Prendete una pentola capiente e versate il riso rosso e l’acqua fredda, mescolate e portare ad ebollizione.
Non appena l’acqua bolle, fate proseguire la cottura per circa trenta minuti con coperchio semichiuso e, quando sarà cotto, scolate il riso e conditelo a vostro piacimento.
Un secondo metodo è la cottura pilaf. In questo caso il rapporto è 1:2 per cui per 50 gr di riso dovete utilizzare 100 ml d’acqua. Prendete una padella e tostare il riso per un paio di minuti.
A questo punto, aggiungete l’acqua, chiudete con il coperchio e cuocete per una mezz’ora a fuoco basso. Trascorso il tempo, sgranate il riso con un cucchiaio di legno e procedete con il condimento.
Per cuocere il riso rosso è possibile utilizzare anche la pentola a pressione, riducendo così il tempo di cottura. Il rapporto è come quello della cottura pilaf (1:2). Mettete il riso e l’acqua fredda nella pentola e fate andare a fuoco alto.
Quando la pentola è arrivata a pressione e quindi comincia il famoso fischietto, abbassate la fiamma e fate cuocere per quindici minuti. Trascorso il tempo, spegnete il fuoco e fate sfiatare la pentola prima di aprirla. Il riso rosso è pronto!