Il Ministero della Salute ha reso noti i dati dell’epidemia da Covid-19, aggiornati al 17 Novembre, tramite il consueto bollettino.
Il Ministero della Salute ha appena pubblicato i dati relativi al bollettino del 17 Novembre. I casi di contagio sono saliti a 1.238.072 con un incremento di 32.191 unità. Di questi sono attualmente positivi 733.810 (+16.026) soggetti. In salita ancora anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ad oggi 3.612 in totale e 120 in più di ieri. I guariti dall’inizio dell’emergenza in Italia ammontano a 457.798 con un incremento da ieri di 15.434 unità. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si sono registrati 731 decessi che portano il bilancio complessivo delle vittime a 46.464.
Tutto il mondo continua a subire i colpi del Coronavirus, con i contagi che continuano a salire. Il Covid però, che da quasi un anno sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario mondiale, sembrerebbe non essere l’unica epidemia che ci sarà nel 2021. Infatti, proprio tra le conseguenze del Covid-19 potrebbe esserci una nuova epidemia di morbillo. Uno studio pubblicato sulla rivista ‘The Lancet’ ha analizzato la mancata vaccinazione di molte persone al morbillo. Kim Mulholland afferma: “Si chiede un intervento internazionale per la prevenzione del morbillo”. La principale causa dovuta al Coronavirus sarebbe la malnutrizione dei bambini a causa della crisi economica provocata, che andrebbe a peggiorare la gravità del morbillo. L’espansione della malattia sarebbe dovuta alla mancanza dei giusti nutrienti.
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Continua la battaglia contro il Coronavirus in Italia e nel mondo, con molte regioni costrette al lockdown visto il continuo innalzamento dei contagi. Quotidianamente il Ministero della Salute rende noto il bollettino dei contagi, ricoveri, guariti e decessi delle ultime 24 ore. All’interno di questo è contenuto anche l’indice RT, ovvero l’indice di trasmissibilità del virus, che per far cominciare una seria discesa della curva dovrebbe scendere sotto il valore 1. Ora però alcuni scienziati sostengono che questo non sarebbe più un parametro affidabile. La colpa sarebbe delle Regioni, che non fornendo dati esatti porterebbero a far saltare il sistema di monitoraggio. Il parere di questi scienziati si contrappone all’ottimismo del Presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Francesco Locatelli.
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